20 anni invasione italiana in Albania - Cari albanesi liberatevi degli italiani. 1997 - 2017
Albanesi scrivono al capo dello stato Giorgio Napolitano
Caro presidente!
Siamo due sorelle, che viviamo da molti anni in Italia insieme con la nostra famiglia. In questa lettera LE vogliamo raccontare la nostra storia o meglio “la tragedia della nostra famiglia. Verso la fine di giugno nell’ asil...o del nostro fratello durante una feste, mentre i bambini si raccontavano gli scherzi che facevano con i genitori, anche il nostro fratello ha raccontato uno scherzo, che subito dopo è stato provocato dalle maestre con un cucchiaio. Dopo questa provocazione hanno denunciato nostro padre con la grave accusa di pedofilia, senza prima chiarire con i nostri genitori lo scherzo che aveva raccontato nostro fratello. Con questa denuncia sono state installate in casa nostra due microspie con audio e filmati, una in camera dei nostri genitori dentro la t.v. ed una nel bagno sotto la doccia, che riprendeva tutto il bagno. Non eravamo controllati solo dentro casa, ma anche fuori con una telecamera di fronte al palazzo. Dopo une mese di indagini, il 03 agosto, un giorno come tanti altri il nostro padre, si era alzato alle quattro del mattino per andare al lavoro. Finito il lavoro, mentre scendeva dall’ auto del datore di lavoro, viene subito arrestato , come se non gli bastasse la stanchezza della giornata in mezzo a tutto quel caldo e senza aver mangiato. E’ da quattro mesi e mezzo, che nostro padre si trova in carcere per tre sequenze di un totale di 20 secondi , che ha coccolato suo figlio ; in queste riprese è stato tolto volutamente l’ audio.
Una grande vergogna signor Presidente, pensare di essere viste un mese intero dalle telecamere, soprattutto in bagno ; cosa possiamo dire?! Noi due che ci hanno visto della nostra vita privata?! Questa è una ingiustizia; condannare un padre per aver mostrato affetto al proprio figlio. Noi conosciamo meglio di tutti il nostro padre, un padre che ha sacrificato tutta la sua vita a farci crescere nel migliore dei modi senza mai farci mancare niente. Se nostro padre non fosse stato un bravo padre, saremmo state noi le prime a denunciarlo.
Dal 03 agosto non vediamo nostro papa’ ; non sappiamo piu’ sorridere, ma piangiamo circondate dal dolore, con la speranza che aprendo la porta di casa rivediamo nostro padre che ci riporti felicita’ di nuovo nei nostri cuori. Perché non si è felici mettersi a tavola con le lacrime agli occhi e vedere quella sedia vuota e spiegare al nostro fratello, ad un bambino cosi’ piccolo per dove si trovi suo padre; chiede sempre, ogni secondo che passa , dove si trova, perche’ non torna a casa, gli telefona, ma il cellulare risulta spento, aspetta di festeggiare il natale con lui, che gli manca molto,dorme con la sua maglia e la sua foto, noi gli abbiamo detto che è al lavoro, ma che lavora molto lontano. Come se il dolore non bastasse, ci obbligano a parlare con i psicologi, ma noi non abbiamo bisogno di psicologi, ma del nostro caro papa’. Non riusciamo a capire come possa confrontarsi un bambino di soli quattro anni davanti ad un giudice. E’ da quattro mesi e mezzo che cerchiamo giustizia, ma giustizia non cè. Soprattutto quando anche il Tribunale di Riesame di Bologna ha annullato i filmati come illegittimi. Perche’ signor Presidente, nostro padre resta ancora in carcere?! Ogni giorno che passa la signora Maria Rita Pantani inventa cose assurde, per quale motivo?! Per sotterrare una famiglia distrutta, perche’ è questa che vuole. Ma noi non ci fermeremo e daremo la vita per nostro padre. Scrivendo a Lei questa lettera signor Presidente,
CHIEDIAMO LA SCARCERAZIONE IMMEDIATA, PERCHE’ NOSTRO PADRE E’ INNOCENTE, CI MANCA TANTO ; LE FESTE SI STANNO AVVICINANDO E NOI VORREMMO FESTEGGIARE CON LUI COME TUTTE LE ALTRE FAMIGLIE CON UNA GRANDE FELICITA’ CHE E’ QUELLA CHE CI MANCA. LA FIDUCIA E LA SPERANZA E’ RIMASTA SOLO IN LEI, PERCHE’ NON VEDIAMO NOSTRO PADRE DA PIU’ DI QUATTRO MESI.
Speriamo in una risposta il piu’ presto possibile da parte SUA per giustizia ad una famiglia ed una verita’ che fin ora sono state nascoste. Speriamo, che questa lettera finisca nelle SUE mani. Con grande rispetto.
Cordiali saluti dalle sorelle : PAVLINA (17 anni) e REDIONA (15 anni) . Reggio Emilia, 17.12.2010.
la lettera si trova pubblicata anche su http://www.facebook.com/profile.php?id=100000671466014
La protesta arriva a Tirana: Nexhip Qepi è vittima di razzismo !!
La questione dei Ciam (çam) alla giustizia internazionale.
La questione dei Ciam irrisolta, la Grecia ha manipolato la storia . lo ha detto Shpëtim Idrizi politico albanese leader del partito Pdu in una cerimonia durante il suo intervento al convegno "La questione della Ciam e le sfide del futuro", organizzato dall'Istituto di Studi per Chameria, in collaborazione con l'Istituto di Storia in studi di Tirana e Abanologjike istituti in Pristina.
"Un sacco di ingiustizia sarebbe state evitate se si interveniva in tempo.Lo stato greco ha manipolato le generazioni più giovani sulla vicenda dei genocidi sui Ciam , ma lo stato greco è riuscita anche di manipolare in politica estera, di manipolare l'opinione pubblica intorno alla questione dei Ciam
studi greci sono più copie in lingue straniere e in altre lingue oltre all'inglese, mentre la nostra storiografia è silenziosa e non vi era alcuna eco paosjë che avrebbe dovuto "- ha detto.
Secondo Idrizi, dopo gli anni '90 la situazione è migliorata, ma la questione rimane estremamente problematico, di richiedere l'internazionalizzazione di merito.
Di recente ha valutato l'approccio scientifico nello studio della verità di alcuni studiosi albanesi come la colomba Meta Xhufi Beqir, ma ha elogiato il lavoro del DUP a questo proposito.
Il tema della conferenza si occupa con la storia del Chams, le questioni della diplomazia e del diritto internazionale, diritti umani e cultura della popolazione Cham.
I Cham (in albanese çam) sono una minoranza albanese rimasta dentro i confini greci dopo la divisione delle terre albanesi nel 1912. Molti di questi çam erano stati cacciati dalle proprie terre perdendo le loro richezze e le loro terre.
I cham erano ricchissimi proprietari d'oro e di terreni.
Sul loro genocidio ora partiti albanesi chiedono di coinvolgere la giustizia internazionale.
Video
Albania presenta reclamo all'Aja contro la Conferenza di Londra del 1913
Un articolo sul caso.
L'Albania Naturale alla Corte di Giustizia Internazionale
L'Aja - La Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja dovrà riunirsi tra poco per esaminare un caso che riguarda il popolo albanese nei Balcani. In particolare, nel gennaio del prossimo anno, il direttore del Centro delle Prognosi Politiche e Sociali a Tirana, Koco Danaj, presenterà un reclamo all'Aja contro la Conferenza di Londra del 1913, nel corso della quale verrà decisa la divisione delle aree (terreni o regioni) albanesi. Koco Danaj, leader del movimento dell'Albania naturale, ha confermato per "Koha Ditore" di aver raccolto il materiale, con fatti e testimonianze, per dimostrare che in occasione di quella conferenza furono prese delle decisioni a danno degli albanesi per cui è illegale. Per questo motivo, il professore Danaj chiederà un parere alla Corte Internazionale di Giustizia se la Conferenza di Londra abbia preso o meno una decisione illegale a danno degli albanesi. La Conferenza di Londra, alla quale presero parte i rappresentanti di Gran Bretagna, Germania, Austria, Francia e Russia, decide di riconoscere lo Stato dell'Albania proclamato il 28 novembre del 1912 delimitato dai confini noti tutt'o oggi, escludendo tutti gli altri territori, tra cui anche il Kosovo. Gli albanesi rimasero così divisi su cinque stati, osserva Danaj, e per cambiare questa realtà e creare ciò che chiama viene definita 'Albania naturale', è stata proclamata l'elaborazione di una piattaforma e una lista alla quale hanno aderito centinaia di intellettuali albanesi provenienti da tutte le regioni albanofone.
http://www.osservatorioitaliano.org/
Wikileaks: conflitto del 2001 in Macedonia c'è la mano della Grecia
“Verranno pubblicati dei documenti molto precisi sul ruolo del governo greco nel 2001 e sul suo coinvolgimento al conflitto, così come sul ruolo dei rappresentanti albanesi, sulla controversia del nome", ha dichiarato il leader del PDSH. "Il mosaico pian piano si chiude: la Serbia, la Grecia, il BDI, Sitelli, Alsat e così via", ha aggiunto infine.
su www.letteradaatene.blogspot.com
Wikileaks: nel 2018 l'Albania sarà una Grande Albania
Wikileaks fa sapere che entro 2018 nei Balcani esisterà uno stato albanese potente.
Wikileaks, rende noto che questo potente paese si sta creando Balcani sarà uno dei migliori alleati degli USA
I Club della Libertà approdano in Albania per incontrare Premier Berisha
Una delegazione dei Club della Libertà guidata dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera on. Mario Valducci, presidente anche dei Club della Libertà, ha incontrato il Primo Ministro albanese Sali Berisha a Tirana. L’incontro, promosso da Ardi Kollcaku presidente del Club della Libertà Albania con sede a Tirana, ha affrontato due temi principali: due pilastri: infrastrutture stradali e tecnologiche e situazione politica.
Quanto ai rapporti politici tra l’Italia e l’Albania, Berisha ha esordito dicendo: «Sono entusiasta che questo movimento dei Club di Silvio Berlusconi sia arrivato in Albania, la libertà è un grande valore». Berisha ha poi pregato Valducci di portare a Silvio Berlusconi e a tutto il governo italiano il proprio ringraziamento «per l’amicizia verso l’Albania e per l'amicizia personale nei miei confronti. Ringrazio sentitamente anche il ministro Franco Frattini – ha proseguito il Premier albanese - per tutto quello che ha fatto: è stato grande e questo Paese gli deve molto. Il 15 dicembre è anche grazie a lui che non ci sarà più bisogno dei visti per varcare frontiera verso Europa e quindi anche Italia. Grande merito è suo, perché dopo il crollo del Muro di Berlino questa, per noi, è una conquista di libertà senza precedenti».
Hanno partecipato all’incontro anche Andrea Di Sorte, coordinatore dei Club della Libertà, e Carmelo Messina, del collegio dei probiviri dei Club della libertà e attivo nei rapporti tra Italia e Albania.
«Il Club della libertà Albania» ha spiegato il presidente del Club Ardi Kollçaku, uno dei più importanti imprenditori di Tirana, si propone di «essere un veicolo di comunicazione e collaborazione tra i due paesi, Albania e Italia, dove si uniscono rappresentanti della societa’ civile, della politica, imprenditori e semplici cittadini, con il comune obiettivo di promuovere e sostenere la libertà, la democrazia e la prosperità».
Soci fondatori sono Oerd Bylykbashi, capo di Gabinetto del Primo Ministro; Keltis Kruja, prefetto di Tirana; Juela Mecani, ex porta-voce del Primo Ministro e attualmente consulente presso il Ministero del Lavoro; Agim Zeqo, presidente del ADD Company; Durim Kraja, primo Segretario al Ministero dell Economia; Greta Deljani, dirigente di Elite Group; Dionis Teqja, presidente del Teqja Group; Odeta Haxhiu, direttore generale di One Source Agenzia di Pubblicità e Ardjan Takaj, presidente del Tropical Resort.
Sostenitori del Club sono anche il ministro delle Finanze Ridvan Bode, il ministro dell'Interno Lulzim Basha, il ministro dei trasporti Sokol Olldashi, il presidente di TV Klan Aleksander Frangaj, il giornalista politico Blendi Fevziu.
Hanno partecipato l'inaugurazione, aperta a tutti, membri del Governo, parlamentari, i media più importanti, imprenditori e rappresentanti della società civile.
fonte : http://www.clubdellaliberta.it/index.php?pagina=articolo&idarticolo=2228
Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Albania
Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Albania fa l'aquila.
Wikileaks :Russia pressioni sulla Grecia a non riconoscere il Kosovo
I documenti di Wikileaks rivelano che il presidente russo Dmitry Medvedev ha svolto un ruolo cruciale in Grecia e nei paesi arabi di non riconoscimento dell' indipendenza dello stato del Kosovo. In un documento che si riferisce alle informazioni inviate dalla S. U. Ambasciata a Doha il 21 dicembre 2009, assistente ministro degli esteri del Qatar Mohamad Al-Rumaihi U. S. ha detto l'ambasciatore Joseph E. LeBaron che, nonostante la sua simpatia, che era stato chiesto da Medvedev aspettare del tempo per riconoscere il Kosovo.
"Il presidente russo, tuttavia, ha esortato il Qatar per pronunciarsi lentamente nel riconoscimento del Kosovo", dicono i documenti, il presidente russo scrive delle importanti relazioni con il Qatar.
Qatar finora non ha riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, dichiarata nel 2008 e ora conosciuto da 72 a 192 nazioni Hanno riconosciuto il kossovo quasi tutta l'UE e gli stati Uniti.
La Grecia non ha ancora riconoscito il Kossovo anche per le pressioni russe su un paese ortodosso come la Grecia.
Wikileaks svela segreti tra Grecia e Turchia.
La Turchia e la Grecia può essere turbato da ruotare uno dei documenti pubblicati da Wikileaks. Si tratta di un servizio di informazioni dell'ambasciata americana ad Ankara. In queste informazioni ci sono i materiali riguardanti "un complotto che era destinata ad essere realizzato nel 2003 da parte dell'esercito turco sotto il comando del generale Cetin Dogan, per fare un colpo di stato. Il piano di colpo si stato poi è stato negato e non secondo wikileaks rimangono ancora dei dubbi.
Inoltre la crisi della difesa turca avrebbe avuto ripercussioni con la vicina Grecia e proprio sulla Grecia alcuni generali della difesa turca richimavano alla difesa del territorio (nel 2003) aiutando così l'unità nazionale.
Inoltre in seguoto ci fù un elenco di politici e giornalisti che furono arrestati e così come dei politici che avrebbero servito il nuovo governo ", dice il materiale segreto siglato dal" Jeffrey ", che significa James Jeffrey , che è stato anche un ambasciatore americano a Tirana.