tag:blogger.com,1999:blog-12511425103205773512024-03-05T09:46:03.037+01:00Made in Albania20 anni invasione italiana in Albania - Cari albanesi liberatevi degli italiani.
1997 - 2017 Unknownnoreply@blogger.comBlogger144125tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-21876735048575427862017-06-06T01:56:00.000+02:002017-06-06T02:51:38.226+02:00Quando le ONG italiane rubarono 70 milioni di Euro che gli italiani donarono per i Kosovari (Missione Arcobaleno 1999)<h3>
Quando le ONG italiane ed altre istituzioni rubarono 70 milioni di Euro che gli italiani donarono per i Kosovari (Missione Arcobaleno 1999)</h3>
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<b>La missione Arcobaleno fu un'iniziativa di solidarietà italiana per aiutare i profughi kosovari in fuga dalla regione nel 1999. La base arcobaleno era a VALONA.</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXAU7vzwNWFumwzjiAoVfGbwWIAxtSXnrZhRHk_FsNKcGuOx6dqVKOV2fZmltW5LAdUPmWYX2tvx3_0cYuQ9JBQPWMvsDp2uED1oXiMa5eycBHxUytrNuG9MdQeyB19Ushf6XLR85q_LYd/s1600/albania.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXAU7vzwNWFumwzjiAoVfGbwWIAxtSXnrZhRHk_FsNKcGuOx6dqVKOV2fZmltW5LAdUPmWYX2tvx3_0cYuQ9JBQPWMvsDp2uED1oXiMa5eycBHxUytrNuG9MdQeyB19Ushf6XLR85q_LYd/s400/albania.jpg" width="400" /></a></div>
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<i>Da "Umanità Nova" n.4 del 6 febbraio 2000</i><br />
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Un Arcobaleno di vergogna</h2>
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Sembra impossibile ma tutte le volte che qualche branca dello stato viene colpita in fallo (e capita spesso...) scatta la famosa frase: "La colpa è di poche mele marce che vanno eliminate ma nel complesso l'istituzione è sana!". Cambia il colore dei governi ma la difesa di uficio rimane sempre la stessa: colpire alcuni pesci piccoli, individuati come capri espiatori, per salvare i veri responsabili politici.<br />
Lo scandalo della "Missione Arcobaleno" è un esempio da manuale di questo cialtronesco, ma purtroppo efficace, sistema di difesa. Come forse pochi ricordano lo scandalo inizia nell'agosto quando il settimanale tedesco "Bild" denuncia che nel porto di Bari giacciono centinaia di contenitori pieni di aiuti umanitari raccolti per i profughi del Kosovo. Dai contenitori fuoriescono liquidi maleodoranti, segno che il materiale in essi contenuto è ormai da buttare. Di fronte alle critiche che piovono sulla missione Arcobaleno, tanto sbandierata durante la guerra per il Kosovo, D'Alema ha la faccia tosta di sostenere che "nella gestione (della missione) c'è stata una linearità assoluta". Con l'ipocrisia che lo contraddistingue D'Alema si dice anche "addolorato" per le polemiche "faziose". Il "dolore" del primo ministro diessino non impedisce che lo scandalo divampi: la Protezione civile è costretta ad ammettere che sui 2.300 contenitori movimentati durante la missione Arcobaleno, solo poco più di un migliaio erano effettivamente arrivati ai profughi kosovari deportati in Albania. Dei 1.300 persisi durante il viaggio, 300 erano stati bloccati dalle autorità albanesi, 200 erano stati rispediti in Italia per non meglio identificati "problemi logistici" e almeno 915 erano ancora giacenti nel porto di Bari. Insomma la Protezione civile ammetteva che circa il 60% del materiale umanitario raccolto per i profughi non era arrivato a destinazione. Una vergogna che avrebbe dovuto costringere alle dimissioni il responsabile della Protezione civile ma anche il ministro degli Interni. Invece l'arroganza del potere non ha limiti e il professor Barberi e l'onorevole Iervolino rimangono saldamente al loro posto, difesi da D'Alema che il 7 settembre durante una visita a Pristina definisce quello della "missione Arcobaleno" uno "scandalo inventato". Nei gironi successivi, Barberi e Jervolino passano al contrattacco snocciolando la solita ridda di cifre che nessuno potrà mai controllare. "Le perdite della merce nella missione ammontano all'1% degli aiuti movimentati" dichiara Barberi, mentre la Jervolino sostiene che la missione è stata "una cooperazione sinergica condotta nella trasparenza più assoluta".<br />
L'offensiva propagandistica non convince la magistratura barese che inizia le indagini che trovano nuova linfa nel video diffuso da "Panorama" il 23 settembre, realizzato da nascosto da un volontario italiano nel campo di Valona, il fiore all'occhiello della missione. Come è noto, il filmato documenta il saccheggio sistematico del campo sotto gli occhi dei poliziotti italiani e dei responsabili della protezione civile. Il 25 settembre Barberi contrattacca: "le insinuazioni del settimanale sono un vergognoso falso". La Jervolino, dal canto suo, è costretta a nominare la rituale commissione d'inchiesta. Nel vortice dello scandalo si viene a sapere che la missione ha gestito donazioni private pari alla bellezza di 128,7 miliardi di lire oltre ad una massa enorme di beni strumentali di cui nessuno conosce l'esatta entità. Le pressioni politiche perché l'inchiesta della magistratura venga archiviata devono essere notevoli, ma i giudici di Bari non mollano e in ottobre comunicano che le indagini proseguono seguendo la pista degli aiuti spariti dal campo di Valona prima del suo abbandono da parte degli italiani.<br />
Il resto è storia recente. Il 20 gennaio vengono arrestati il responsabile della "missione Arcobaleno", il responsabile del campo di Valona e un suo uomo di fiducia, una funzionaria della Protezione civile. L'accusa è quella di aver lucrato sugli aiuti. Il 21 gennaio Barberi esprime tutto il suo sdegno e il suo stupore di fronte agli arresti. Una persona seria ne avrebbe tratto una sola conseguenza: le dimissioni. Non Barberi che dichiara: "Non abbandono la nave". Un vero eroe. Anche D'Alema è costretto ad incassare il rutto colpo, ma con la solita ipocrisia (che non lo abbandona mai...) il 27 gennaio dichiara al Senato che l'azione del governo è improntata all'"efficienza e alla trasparenza" e che si farà quanto necessario per isolare gli "episodi di corruzione" e "bloccare i meccanismi che li hanno favoriti".<br />
Come si vede la "missione Arcobaleno", strumentalmente inventata e sfacciatamente propagandata dal governo italiano per mostrare il suo volto "buono" e nascondere il ruolo che l'Italia aveva nelle operazioni militari, si è dimostrata una porcheria:<br />
- gran parte degli aiuti umanitari non sono mai arrivati ai destinatari;<br />
- i responsabili italiani si sono macchiati di ignobili complicità con loschi individui della mafia albanese;<br />
- la gestione di risorse notevoli stata affidata ad individui senza scrupoli, miserabili avventurieri, che hanno cercato di approfittarne per incrementare i loro conti in banca.<br />
D'Alema, Jervolino, Barberi non possono tirarsene fuori: i veri responsabili della vergogna sono loro che hanno cercato fino all'ultimo di coprire tutte le schifezze che si sono compiute sulla pelle dei profughi kosovari.<br />
La magistratura sta indagando sulle malefatte della "Simonelli & C.", ma perché non si indaga sul migliaio di contenitori lasciati a marcire a Bari?<br />
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<b> Perché non si indaga su come sono stati gestiti i circa 100 miliardi di fondi pubblici destinati alla missione?</b><br />
A. Ruberti<br />
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<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><i>articolo pubblicato sul corriere della Sera nel 2000</i></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><b>• Cinque milioni di italiani hanno versato oltre 130 miliardi di lire ( 70 milioni di Euro) in favore della missione Arcobaleno, creata per aiutare i profughi kosovari scappati in Albania </b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><b>Dove sono finiti ?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;">• In seguito allo scandalo dei container abbandonati nel porto di Bari e al video sul saccheggio del 10 luglio ’99 al campo profughi di Valona (girato dal cuoco albanese Vladimiro Duro e distribuito da ”Panorama” a settembre), la procura di Bari ha aperto un’inchiesta su presunti illeciti commessi nell’ambito della Missione. </span><br />
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<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"></span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 16px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><b>• La Corte dei Conti sta indagando sui 130 miliardi inviati dai cittadini; la procura di Bari sui 914 container rimasti abbandonati per mesi su una banchina del porto di Bari; quella di Ragusa sulla gestione del campo di accoglienza di Comiso; quella di Perugia sulla gestione del dopo-terremoto in Umbria e nelle Marche. Giorni fa la Procura di Nocera (Salerno) ha aperto un fascicolo sulle attività svolte dalla Protezione civile dopo l’alluvione di Sarno, nel maggio 1998.</b></span><br />
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<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 16px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;">• La procura di Bari ha aperto anche un’indagine conoscitiva sul saccheggio del campo di Kukes 1, abbandonato dagli italiani i primi di agosto del ’99, e ha messo sotto osservazione le attività dei campi di Kukes 2, Rushbul, Shihak. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
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<b>La Missione arcobaleno non era solo lo stoccaggio dei container ma anche i soldi raccolti dagli italiani per aiutare i kosovari e che poi le varie ONG e le varie istituzioni hanno fatto sparire.</b><br />
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<a href="http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerArticolo.php?storyId=5825f9bc1d583">http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerArticolo.php?storyId=5825f9bc1d583</a><br />
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<a href="http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2000/un04/art0931.html">http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2000/un04/art0931.html</a><br />
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<br />Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-76155366707313774672017-05-31T00:33:00.002+02:002017-05-31T01:03:56.726+02:00Fuori la Guardia di Finanza dall'Albania , L'invasione italiana del 2017<div>
Volevo chiedervi , avete mai sentito che la Guardia di Finanza italiana avesse una sede in Serbia , Croazia , Bosnia , Macedonia o Montenegro ? No! in Albania invece si !!!</div>
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Non crederete ai vostri occhi , la Guardia di Finanza in Albania ha una propria sede , controlla i mari il cielo con elicotteri , le mutande appese delle nonne albanesi viste con binocoli dagli elicotteri che sorvolano Valona.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQzPEFV-_vM8PL21tYuCXge_FZpke79RW1QTaduLNfgcfNkQyaqqwue6FDcrbqQsOFS9xBXbFTXHJ1xuZwe4Tr0kC1o7jU8O7vLRmpxsp9jNxookvy1v6O_YM5N8jpW2dV_l4lEIqeqcVW/s1600/finanza-1-e1472475857170.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="337" data-original-width="600" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQzPEFV-_vM8PL21tYuCXge_FZpke79RW1QTaduLNfgcfNkQyaqqwue6FDcrbqQsOFS9xBXbFTXHJ1xuZwe4Tr0kC1o7jU8O7vLRmpxsp9jNxookvy1v6O_YM5N8jpW2dV_l4lEIqeqcVW/s400/finanza-1-e1472475857170.jpg" width="400" /></a></div>
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E' proprio vero che l'Albania è un paese colonizzato dall'Italia.</div>
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L'Italia è uno dei paesi che esporta più armi nel mondo , perché la polizia albanese non può venire a controllare a Roma a salvare il popolo italiano dalle corruzioni ? a controllare tutte le truffe che le banche italiane fanno al popolo italiano. </div>
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In Italia non ci sono elezioni dal 2006 e la Guardia di Finanza vuole monitorare il popolo albanese.</div>
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Anche il popolo italiano ha bisogno di aiuto allora perchè la Guardia di Finanza non pesa prima a quai italiani costretti ad emigrare ogni giorno.</div>
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Se sei un italiano o albanese condivido per far arrivare la voce ai politici albanesi per liberare l'Albania dall'Italia perchè se l'Italia all'Albania ha portato solo il peggio .</div>
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Albanesi salvatevi!!!</div>
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Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-12189753982383683792017-05-08T00:46:00.001+02:002017-05-08T13:20:20.360+02:00Gli arbereshe in Albania (Maggio 2017)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Anche la comunità arbëreshë di Casalvecchio di Puglia ha paretecipato alla “Valles së fitores”, la “danza della vittoria”, che ricorda il 550.mo anniversario dell’ultima grande vittoria di Giorgio Castriota Skanderbeg, il grande condottiero, eroe nazionale albanese, che il 27 aprile 1467 liberò dall’assedio la città di Kruja, battendo e costringendo ad una fuga precipitosa l’esercito ben più potente ed attrezzato del sultano Maometto II.<br />
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La delegaziuone del piccolo centro subappenninioco era guidata dal sindaco Noè Andreano; c'erano anche rappresentanze di Lungro (Cosenza) e San Marzano di San Giuseppe (Taranto).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMzEfVp3iupXUf_bIWnzWcyxS3fz_wGpDGXJq0xkOwBVESrKk98WGRw6_Ql2o395_iH_6rawX9Rmae7Hmo-466qdfMur-DQc5BHqcwJ91jHrqdF3FOkvZzSnDoT0X00aTBcq8CvkEb1TGj/s1600/albania.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMzEfVp3iupXUf_bIWnzWcyxS3fz_wGpDGXJq0xkOwBVESrKk98WGRw6_Ql2o395_iH_6rawX9Rmae7Hmo-466qdfMur-DQc5BHqcwJ91jHrqdF3FOkvZzSnDoT0X00aTBcq8CvkEb1TGj/s400/albania.jpg" width="400" /></a></div>
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Elida Jorgoni in Albania, e Pirro Qendro, che risiede a Bologna, in collaborazione con il giornalista foggiano Loris Castriota Skanderbeg, discendente del grande eroe, hanno organizzato una visita che si è articolata su più giorni e in diverse città storiche albanesi.<br />
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I “cugini” albanesi hanno potuto mettere a confronto la lingua, le tradizioni, i canti e i balli popolari ma, soprattutto, le forti emozioni di chi rivede una parte di “famiglia” dopo decenni -in questo caso, secoli- di forzata separazione.<br />
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Sempre seguiti dalle maggiori testate giornalistiche nazionali e locali, gli arbëreshë hanno visitato prima Kruje, dove hanno ballato la “Danza della Vittoria'” con tanti cittadini in costume, nel cortile del Castello che fu dimora di Skanderbeg e oggi ospita un museo dedicato alla storia dell’eroe, oltre che a quella più antica del Paese.<br />
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Il giorno dopo, tappa a Lezhë, dove gli italo-albanesi sono stati accolti dal sindaco Fran Frrokaj, unica autorità pubblica a sostenere economicamente l’iniziativa e ad assicurare l’accoglienza istituzionale, grazie all’impegno del responsabile del settore culturale del Comune, Paulin Zefi.<br />
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La cerimonia solenne di accoglienza si è svolta nel Mausoleo di Skanderbeg: un monumento costruito attorno ai ruderi dell’antica cattedrale di San Nicola che ospita la tomba del grande guerriero. Tomba, però, vuota, perché quando i Turchi conquistarono la città, aprirono il sepolcro per saccheggiare le singole ossa di Skanderbeg e farne amuleti, con l’illusione di ricavarne forza, coraggio e sapienza militare. Subito dopo, davanti al mausoleo, albanesi ed arbëreshë si sono uniti per cantare insieme canzoni antiche che appartengono alla comune tradizione.<br />
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Nel pomeriggio, i 60 ospiti si sono trasferiti a Scutari, splendida città del nord, storicamente cresciuta sotto l’influenza culturale e anche politica ed economica (fino alla conquista ottomana) dell’Italia e di Venezia in particolare. Anche qui, splendida accoglienza, coordinata da Mirsad Basha, attivista di una associazione culturale locale, con numerosi scutarini in costumi tipici di diverse prefetture dell’intera Albania, ma anche del Kosovo.<br />
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<b>Tantissimi i cittadini che si sono assiepati in piazza per vedere i loro “parenti” d’oltremare e festeggiarli con gioia, balli, canti e tanto clamore, al grido di “Rroftë Skenderbeu” (Evviva Skanderbeg) e “Rroftë Shqipëria” (Viva l’Albania). </b><br />
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Poi, visita al grandioso Castello di Rozafa, la storica fortezza albanese mai espugnata, che fu l’ultima ad arrendersi all’invasione ottomana, solo in virtù di un trattato tra i Veneziani che controllavano la città e i soldati del sultano che da tempo assediavano vanamente le mura fortificate.<br />
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Nell’ultima giornata, i gruppi arbëreshë hanno visitato il Castello di Lezha, anche questa bellissima fortificazione situata sulla cima del monte che sovrasta la città, poi Kepi i Rodonit, promontorio sul mare che ospita la chiesa del XII secolo di Shën Anton con le rovine del monastero omonimo e il castello in rovina che ospitò Skanderbeg in luna di miele ma fu, soprattutto, porto fortificato del grande eroe.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqKkonceq637jc71NeiD4QdeB-nxjmt6KbMowDKvtOOUaNIlBqJCBgrtomdShEfgJwU0ozM41upmAsi2EEQJoy7PvEF3KM8zNt-1rc8bOeii8eOBI1Etf5OMCyVXD9uI2xP988s4SbtLpJ/s1600/arbereshe_albania.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqKkonceq637jc71NeiD4QdeB-nxjmt6KbMowDKvtOOUaNIlBqJCBgrtomdShEfgJwU0ozM41upmAsi2EEQJoy7PvEF3KM8zNt-1rc8bOeii8eOBI1Etf5OMCyVXD9uI2xP988s4SbtLpJ/s400/arbereshe_albania.jpg" width="400" /></a></div>
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Pubblicato in <a href="http://www.terradicapitanata.it/component/k2/item/573-destinazione-albania-a-caccia-delle-proprie-origini.html" target="_blank">Prima Pagina</a></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-9881947276448917592017-03-24T23:31:00.001+01:002017-04-23T16:40:34.990+02:00Italia - Albania: i strani fumogeni<div style="color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", "Bitstream Charter", Times, serif; font-size: 16px;">
Durante la partita Italia Albania valida per le qualificazioni dei mondiali 2018 si sono visti alcuni ultra albanesi lanciare fumogeni in campo. La cosa strana che si chiedono molti tifosi italiani è albanesi è rimanere increduli di chi abbia potuto portare i petardi dentro lo stadio.</div>
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Su molti commenti su Twitter e Facebook ci sono addirittura ipotesi di scenari complottisti e secondo i tifosi albanesi , nella curva albanese erano già presenti un gruppo di tifosi greci e serbi che se ne stavano in disparte e che non parlavano bene l'albanese.<br />
Lanciavano fumogeni e petardi in campo ma dopo essere stati scoperti dai veri tifosi albanesi hanno bruciato le borse con i petardi causando un fumo denso che ha avvolto lo stadio Renzo Barbera a Palermo.</div>
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Il momento quando i finti tifosi bruciano le borse piene di petardi e fumogeni)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMJZbEKuQ8Q6Or_LRWD083trnHrTrdF0Hcgo2hOd3lrL5Cc3FQMaVnvGxpxooEwtspkzQv2qhLPaJiCuyTBC5za62BKbuaRy6vQ3JimsnWS_BubIpGXGjv3p4wRX0A9gQmzZTX9NFm6Ims/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMJZbEKuQ8Q6Or_LRWD083trnHrTrdF0Hcgo2hOd3lrL5Cc3FQMaVnvGxpxooEwtspkzQv2qhLPaJiCuyTBC5za62BKbuaRy6vQ3JimsnWS_BubIpGXGjv3p4wRX0A9gQmzZTX9NFm6Ims/s400/foto.JPG" width="400" /></a></div>
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Alcuni blogger e siti di tifoseria in Albania ritengono che la polizia italiana abbia arrestato 4 tifosi serbi e 2 greci ritenuti i responsabili dell'accaduto durante Italia Albania.</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", "Bitstream Charter", Times, serif; font-size: 16px;">
Ma allo stesso tempo ritengono che questa finta tifoseria sia stata aiutata da qualcuno che ha voluto dividere l'amicizia tra l'Italia e l'Albania.</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", "Bitstream Charter", Times, serif; font-size: 16px;">
Rimane un mistero alcuni commenti da Facebook</div>
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<br />
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<div style="color: #333333; font-family: Georgia, "Times New Roman", "Bitstream Charter", Times, serif; font-size: 16px;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-34281675806519752632013-06-21T16:57:00.003+02:002013-06-21T16:57:54.338+02:00Anche a sinistra odiano gli extracomunitari ma nessuno si indigna. Nel Pd sono diversamente razzisti!La consigliera del Pd di Prato Caterina Marini impazzisce in rete contro i ladri extracomunitari.<br />
“Extracomunitari ladri stronzi dovete morire subito”.<br />
<br />
Non sono parole di Borghezio o di un militante di Forza Nuova bensì di una consigliera del Partito Democratico di Prato. Lo sfogo è avvenuto su Facebook dopo che un magrebino aveva derubato la sorella. “E datemi della razzista non me ne frega un ca..”. Hai capito quelli del Pd?! Fanno la morale a tutti gli altri sugli stranieri, parlano di diritti per gli extracomunitari però quando vengono toccati in prima persona si incazzano e insultano. Siete diversamente razzisti!!!<br />
Chissà cosa dirà ora la Ministra Kyenge sulle esternazioni razziste della sua compagna di partito…<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTzzZel2MAk6BR-L0ZbpVx7NqbUMW3zzGlq1vbpzkk1KXPQa28Vth-O0TrYf9bznKdGdotV37CR5KBSR-lb5i55ncT70SnlqdYAQji0SMdGlNPvOyq7OnZ_YYCeSCcSjhlkaxFvukUEdv1/s1600/no_immigrati-300x168.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTzzZel2MAk6BR-L0ZbpVx7NqbUMW3zzGlq1vbpzkk1KXPQa28Vth-O0TrYf9bznKdGdotV37CR5KBSR-lb5i55ncT70SnlqdYAQji0SMdGlNPvOyq7OnZ_YYCeSCcSjhlkaxFvukUEdv1/s1600/no_immigrati-300x168.jpg" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-46857692416241227182012-03-28T18:52:00.001+02:002012-04-05T02:44:47.682+02:00Le leggi di Romano Prodi buttarono in mare 108 albanesi nel 1997. - Il ruolo negativo di Prodi nel 1996-1998 in Albania e Kosovo.Una grande tragedia accadde 15 anni fà nel canale d'Otrando , oggi non ci sono ancora colpevoli ,morirono 108 albanesi e il primo ministro di allora era il premier Romano Prodi.<br />
<br />
<b>L'influenza negativa in Albania e Kosovo di Romano Prodi .</b><br />
<b><br /></b><br />
Ecco cosa accadde il 28 marzo 1997 nel canale d'Otranto ,un estratto da<br />
<u><a href="http://www.comunismoecomunita.org/wp-content/uploads/2010/03/28_marzo_1997.pdf" target="_blank">http://www.comunismoecomunita.org/wp-content/uploads/2010/03/28_marzo_1997.pdf </a></u><br />
<h4>
"Un naviglio stracarico di albanesi che cercava di raggiungere le coste pugliesi, la Kater I Rades sarà speronata e affondata da una nave della Marina militare italiana, <span style="color: #990000;">la Sibilla, in ossequio ad una norma voluta dall’allora governo di centro-sinistra (Prodi) che stabiliva il blocco militare<br />dell’Adriatico. </span>Alle tre del pomeriggio del 28 marzo 1997 salpano dal porto albanese di Valona più<br />di 140 persone (intere famiglie, molte le donne, tantissimi i bambini). La Kater I Rades è una piccola motovedetta militare prevista per trasportare solo nove marinai. Come detto, l’Italia schierava diverse navi nel Canale d’Otranto, con il compito di bloccare le “carrette albanesi”. La Kater ha doppiato da poco il capo dell’isola Karaburun, quando è intercettata dalla fregata italiana Zeffiro che le intima di invertire la rotta. Verso le 17.30, la Kater, è presa “in consegna” da un’altra grande nave italiana, la Sibilla, che comincia ad avvicinarsi pericolosamente alla motovedetta albanese. Alle 18.45 la prua della Sibilla colpisce la Kater, solo pochi riusciranno a salvarsi nuotando, fino a raggiungere la Sibilla, nelle acque gelide, gli altri affonderanno negli abissi del Canale d’Otranto. Almeno 108 persone mancano all’appello! "</h4>
Poi 16 giorni dopo il primo ministro italiano Romano Prodi si reca a Valona , una città fuori controllo ed in mano alle bande armate , era il 14 aprile 1997 e Prodi va li ad incontrare il criminale numero 1 di valona in quel periodo. Molti giornali quel giorno scrivevano come mai un primo ministro di un grande paese non avesse paura ad incontrare un criminale che in seguito sarà condannato a 101 anni di carcere.<br />
Prodi stupì tutto il mondo andando ad abbracciare il criminale albanese , il numero uno in quel tempo.<br />
Eccone un estratto di quella visita del primo ministro italiano Romano prodi in Albania .<br />
<br />
da <u><a href="http://etleboro.blogspot.it/2007/08/i-falsari-del-crimine.html" target="_blank">http://etleboro.blogspot.it/2007/08/i-falsari-del-crimine.html</a></u><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span><br />
<h4>
<span style="font-family: inherit;">"</span><span style="color: #990000; font-family: inherit;">Uno dei più grandi paradossi di quegli anni fu la visita di Romano Prodi a Valona nel 1997. Una foto lo ritrae accanto ad un criminale che in Albania sta scontando 101 anni di carcere: dinanzi a questa immagine ci chiediamo come è stato possibile che la sicurezza italiana abbia permesso che un personaggio come Zani Çaushi sia riuscito ad avvicinare l'allora Primo Ministro Romano Prodi</span><span style="font-family: inherit;">. Se le guardie del corpo e lo stesso esercito italiano che era stato inviato in Albania per accompagnare il Primo Ministro, hanno permesso che un criminale si avvicinasse con un fucile in mano a distanza di un metro, allora probabilmente erano sicuri che non costituiva certo un pericolo, e che forse era lì presente in veste di attore. Non dimentichiamo inoltre che Zani Çaushi è la prova più lampante della connivenza tra lo Stato albanese e la mafia, essendo il bandito che capeggiò la rivolta di Valona."</span></h4>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://etleboro.com/picture_library/prodi-trazirat.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://etleboro.com/picture_library/prodi-trazirat.jpg" width="314" /></a></div>
<div>
<br />
<br />
Mentre Prodi incontra il criminale albanese , a 150 km più a Nord , Miloseviç inizia il suo genocidio verso il popolo kosovaro .<br />
Romano Prodi dunque si è reso negativo per il popolo albanese , affondando con la legge approvata da lui , 108 albanesi.<br />
Nello stesso anno scoppia il caso Telekom Serbia che vede protagonisti 2 politici di spicco del centro sinistra italiana , Romano Prodi e Piero Fassino che secondo gli atti furono accusati di aver comprato una società telefonica statale serba proprio nel momento in qui Milosevic aveva bisogno di soldi per i suoi armamenti.<br />
<br />
<br />
Da Wikipedia <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Telekom_Serbia" target="_blank">http://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Telekom_Serbia</a><br />
<h4>
"Durante il governo Prodi I nel 1997, Telecom Italia (all'epoca controllata per il 61% dal Ministero del Tesoro) acquistò il 29% di Telekom Serbia, l'operatore nazionale serbo di telefonia fissa ma anche editore della Televisione pubblica, ad un prezzo pattuito di circa 893 milioni di marchi (pari a 878 miliardi di lire e ad oltre 453 milioni di euro).<br />Il 16 febbraio 2001, il quotidiano la Repubblica titolò in prima pagina: «Le tangenti di Milosevic-Telecom in Serbia: il protocollo segreto tra Roma e Belgrado». Scoppiarono violente polemiche, anche perché erano vicine le elezioni politiche. Sebbene l'accordo fosse avvenuto all'interno di un piano di espansione che aveva portato Telecom ad acquisizioni in diverse nazioni, in seguito all'elezione di una nuova maggioranza di governo la vicenda e il suo relativo sviluppo suscitarono l'interesse del Parlamento. La coalizione guidata da Silvio Berlusconi decise di istituire una Commissione d'inchiesta dedicata al caso[1]. Il centrosinistra rinnegò sempre la liceità della commissione, definendola uno strumento di propaganda, fino ad abbandonarne i lavori[2]"</h4>
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Altri articoli per il caso Telekom Serbia </div>
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<a href="http://www.associazioneaglietta.it/2011/01/23/telekom-serbia/" target="_blank">http://www.associazioneaglietta.it/2011/01/23/telekom-serbia/</a>
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<a href="http://made-in-albania.blogspot.it/2011/12/quando-il-governo-prodi-aiuto-il.html" target="_blank">http://made-in-albania.blogspot.it/2011/12/quando-il-governo-prodi-aiuto-il.html</a>
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Invece qui in questo video vediamo il leader di Forza Italia di allora .'onorevole Silvio Berlusconi , che era all'opposizione , si reco ad Otranto per esprimere solidarietà ai migranti albanesi sopravvissuti e per un cordoglio alle 108 vittime </div>
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Video</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="369" src="http://www.youtube.com/embed/RvvNSxxR0jQ?rel=0" width="500"></iframe><br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-74430420656492960322011-12-28T02:07:00.000+01:002011-12-28T04:11:08.302+01:00Bledar Vukaj: la morte del campione albanese alla Corte di Giustizia di Strasburgo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8LolvRzSriLfSJqfpwr4xOBehIVGOwi4KmFPU76AEyNiOQZslFLWUlZ4iu0RwfbBQ7iCnkJmt7TagE4ZdyM0WmwME8WzZekJaFJ1dw_pc9-UYDJjXINLQgvSUPB4vitAF5TnqoMls0VFg/s1600/bledar_vukaj.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8LolvRzSriLfSJqfpwr4xOBehIVGOwi4KmFPU76AEyNiOQZslFLWUlZ4iu0RwfbBQ7iCnkJmt7TagE4ZdyM0WmwME8WzZekJaFJ1dw_pc9-UYDJjXINLQgvSUPB4vitAF5TnqoMls0VFg/s320/bledar_vukaj.jpg" width="216" /></a></div>
Questa è la storia di Bledar Vukaj , campione albanese di football americano trovato morto in circostanze misteriose.<br />
<br />
<i>Ecco la storia</i><br />
La mattina del 25 marzo 2003, alle porte di Casalmaggiore (Cremona), un pescatore ha trovato il corpo senza vita di Bledar Vukaj, 22 anni, promessa della squadra di football americano dei Phanters. Lavorava a Parma, in un salumificio. Metà dello stipendio lo dava a casa, il resto gli serviva in parte per la squadra e in parte per aiutare una famiglia disagiata. L'allenatore dei Panthers lo ha descritto come l'anima della squadra, un ragazzo forte, equilibrato: "Il mio leone dal cuore di angelo".<br />
<br />
Paolo Magri, il dirigente della società che gli aveva parlato il pomeriggio del 24 marzo, ha raccontato che il giovane aveva avuto un incidente d'auto nei pressi di Madregolo (frazione di Collecchio): "Aveva urtato un auto durante un sorpasso. Mi ha raccontato che è stato inseguito da questa macchina che si è fermata allo stop dell'incrocio della via Emilia. L'inseguitore è sceso, picchiando i pugni sul vetro. Lui si è spaventato. Allora si è allontanato e si è diretto verso la casa di sua nonna. Nella fuga è stato urtato da un'altra automobile. Dopo mi ha telefonato e mi ha detto: guarda che ho avuto questo incidente cosa posso fare? L'ho raggiunto. Siamo stati insieme per circa un'oretta a discutere del più e del meno. Era abbastanza impaurito. Ci siamo lasciati con la promessa che la sera ci saremmo rivisti in un pub". Ma durante la serata Vukaj non si è fatto vedere. Magri lo ha chiamato più volte sul cellulare fino a quando, intorno alle 22,30, dall'altro capo del telefono qualcuno avrebbe risposto solo con un respiro affannoso. Il cellulare di Bledar Vukaj è stato poi ritrovato, rotto, nel luogo dove giaceva il suo corpo.<br />
Chi l'ha visto 19/1/2004
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="http://www.youtube.com/embed/epH3ibLWzvQ?rel=0" width="480"></iframe>
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="http://www.youtube.com/embed/O8Hmx5nKIKM?rel=0" width="480"></iframe>
<br />
<br />
Anche se in un primo momento Magri, dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti, avrebbe sentito parlare dell'ipotesi di omicidio, in seguito si è parlato prevalentemente di suicidio. Ma il padre di Bledar Vukaj non trova convincente questa ipotesi. Intanto il masso sul quale avrebbe battuto la testa Vukaj sarebbe stato rimosso.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
L'ultimo ad averlo visto è stato Paolo Magri il general manager della squadra di football americano dove Bledar giocava.
Il signor Magri intervistato dai giornalisti di " CHI L'HA VISTO " ha dato risposte confuse e diverse da quelle raccolte dagli inquirenti.
Questa è una storia tragica dove lo stato non riesce a trovare la verità su un giovane ucciso da ragazzi bulli e l'hanno fatta franca perchè questi bulli hanno avuto l'aiuto dei loro parenti poliziotti per far sparire le prove.<br />
<br />
TRA L'ALTRO IL GIUDICE STA PENSANDO IN QUESTI GIORNI DI ARCHIVIARE IL CASO COME SE FOSSE STATO UN SUICIDIO.<br />
<br />
NOI DOBBIAMO FAR PARLARE IN QUALUNQUE MODO DI QUESTO OMICIDIO.<br />
<br />
Dobbiamo mandare email a chi l'ha visto , a larepubblica.it al tg1 , tg2 , tg3 e a tutte le testate giornalistiche.<br />
<br />
<b>Bledar Vukaj: la morte del campione albanese alla Corte di Giustizia di Strasburgo</b>!!!<br />
<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="360" src="http://www.youtube.com/embed/23lxey5I7dQ" width="480"></iframe>
<br />
<br />
(per shqiptaret) <br />
Me falni por per gjera te tilla duhet ndihma e shqiptareve dhe jo te komentojem fotot turistike se sa e bukur eshte shqiperia apo sa nacionalist jemi ne shqiptaret.<br />
Ketu po vdesin Shqiptaret e pafajshem dhe nuk gjenden fajtoret.<br />
I shkreti Bledar i vrare nga disa çuna , por keta çunat kane perfituar nga ndihma e disa policave(kusheriret e tyre) qe kane fshire çdo prove dhe duke arritur te deklarojen qe Bledari eshte vetevrare. <br />
Kan kaluar 8 Vjet nga kjo vrasje barbare dhe shqiptaret ne Itali jane bere me te forte (keshtu thone neper facebook dhe e deklarojen edhe shoqatat ) . <br />
Shperndajeni kete ne facebook e kudo , te bejem ne menyre qe ky lajm tju shkoj tek veshi edhe gazetave te medha qe nuk flasin fare per kete çeshtje dhe te kapin autoret e vrasjes barbare!!!<br />
<br />
<br />
<a href="http://casobledar.blogspot.com/" target="_blank">La storia sul blog dedicato al CAso Bledar - casobledar.blogspot.com</a><br />
<br />
<a href="http://www.vlora.it/reli/BledarVukaj.pdf" target="_blank">Qui invece potete vedere tutti i fatti e di come sono andate concluse le indagini - BledarVukaj.pdf </a>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-48613860931670982562011-12-23T02:47:00.003+01:002011-12-23T02:55:40.875+01:00Quando il governo Prodi aiutò il dittatore Miloseviç, acquistando la Telekom Serbia (storia ,1997)<h1>
<span style="font-size: small;"> </span></h1>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqD3QYfXhYf4cOa_x8P_j3S1qT5HCDneipklVo-zXLYNUex22DsDvyGFh7zFSCYe_IRNZboEzswFu56JCxeNBPt1B5I3mJIKv3R4vclJk_1aCRTyDhlDUClcCIf6rNDN5UCNaZS2XUkT01/s1600/milosevi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqD3QYfXhYf4cOa_x8P_j3S1qT5HCDneipklVo-zXLYNUex22DsDvyGFh7zFSCYe_IRNZboEzswFu56JCxeNBPt1B5I3mJIKv3R4vclJk_1aCRTyDhlDUClcCIf6rNDN5UCNaZS2XUkT01/s1600/milosevi.jpg" /></a></div>
<h1>
<span style="font-size: small;"> </span></h1>
<h1>
<span style="font-size: small;"> Romano Prodi, Fassino :
scandalo Telekom Serbia</span></h1>
<h2>
<span style="font-size: small;">Far scoppiare una guerra in
Kosovo per delle tangenti</span></h2>
<hr />
Lo scandalo della
Telekom Serbia è uno dei più vergognosi della
storia italiana del dopoguerra ad oggi. E' la storia di come squallidi
interessi economici (tangenti) di pochi politici senza scrupoli
siano finiti per fare scoppiare una sanguinosissima guerra nei
Balcani con i miliardi dello Stato italiano.<br />
<br />
A
dicembre 1996 il Presidente del Consiglio Romano Prodi
trasferisce il
gruppo telefonico Stet sotto il controllo del Ministero del Tesoro
pagando 39.000 miliardi dello Stato.<br />
A
giugno 1997 la Stet (controllata dal Governo) valuta di acquistare la
Telekom Serbia,
la società telefonica statale serba. La
Jugoslavia in
quel momento è un paese a fortissimo rischio guerra civile
per
aspri scontri etnici, ha un'economia in caduta libera,
l'inflazione alle stelle, un mercato inesistente e nessuna prospettiva
di
sviluppo. Al governo della Serbia vi è il sanguinoso
dittatore
comunista Slobodan Milosevic, al quale mancano i fondi economici
necessari per
comprare mezzi militari per poter poter imporre la propria
supremazia dittatoriale in Kosovo e in Bosnia-Erzegovina.<br />
<br />
La
Telekom Serbia
è antiquata, ha una rete tutta da ricostruire,
un'assenza assoluta di clienti e, come se non bastasse, con 300
miliardi
di debiti e la cassa vuota.<br />
<br />
Nonostante
tutti gli
amministratori Stet e persino l'ambasciatore italiano in
Serbia facessero notare come questo acquisto non fosse per
niente
un affare, ma anzi, com'era ovvio, un grandissimo errore che rischiava
di aggravare la
crisi Jugoslava per l'uso militare che Milosevic avrebbe fatto di quei
miliardi, la Stet (controllata dal Governo Prodi), il 9 giugno
1997 acquistò la Telekom
Serbia per 897 miliardi.<br />
<br />
Il dittatore Milosevic
usò quel
denaro per finanziare sanguinose operazioni militari e bombardare il
Kosovo e la Bosnia-Erzegovina, massacrando migliaia di
persone. L'Italia ha pagato 897 miliardi per comprare armi che
furono usate contro gli stessi soldati italiani ! Massimo
d'Alema dovette in seguito far bombardare Belgrado
per 75 giorni per fermare Milosevic. Ma non era la Sinistra dei
pacifisti?<br />
<br />
La <b>Telekom Serbia</b>, un
bidone colossale, fu poi
rivenduta dallo Stato italiano che, pagati interessi e debiti, ne ebbe
una perdita di denaro pubblico complessiva di 887 miliardi.
Delle indagini in Serbia hanno poi dimostrato come gran parte di quei
miliardi non arrivò mai in Serbia, ma sparì
misteriosamente durante il losco affare. Questo dimostra come
tutta questa vicenda fu architettata al solo scopo di intascare delle <u><b>tangenti</b></u>
miliardarie.<br />
<br />
<u><b>Romano Prodi, Piero
Fassino e Lamberto Dini</b> hanno sostenuto di non sapere nulla
dell'affare, salvo, tradirsi innumerevoli volte</u>,
tanto che sia a sinistra sia a destra, tra politici, economisti e
giornalisti, la tesi del "non ne sapevamo nulla" non ha convinto mai
nessuno. Tutti sapevano benissimo. <u>L'ambasciatore italiano in
Serbia,
Bascone, ha dimostrato con prove documentali che il Governo Prodi era
perfettamente a conoscenza dell'affare da tempo</u>.<br />
<br />
Addirittura
nello stesso giorno in cui si concludeva l'affare <u>Romano
Prodi si trovava proprio a Zagabria</u>! Allo stesso tempo <u>Dini
e Fassino</u>,
proprio in quella settimana, tenevano un'importante conferenza sugli
investimenti dell'Italia in Serbia e su un importante accordo nelle
telecomunicazioni dei due paesi. Dini, addirittura, ha detto in
Parlamento che si preccupò che nel
consiglio di
amministrazione di Telekom Serbia non vi fossero uomini di Seselj.
Seselj era un ultranazionalista del partito radicale serbo, accusato di
genocidio e torture, che nel 1998 <u>voleva bombardare l'Italia!</u>
Con questa gaffe del ministro Dini viene confermato che il <u><b>Governo
Prodi</b> sapeva tutto su <b>Telekom Serbia</b></u>, avendo
influito persino sulle nomine degli amministratori della
società!<br />
<br />
Gli amministratori Stet hanno
poi sottolineato come furono fatte pressioni
per gonfiare a dismisura il prezzo che l'Italia doveva
sborsare (anzichè
abbassarlo!). Del resto è logico, più la torta
è grossa e più sono succose le tangenti
intascate.<br />
<br />
In conclusione:<br />
<blockquote>
<ul>
<li>L'affare
Telekom Serbia fu architettato e gestito da Prodi, Fassino e
Dini, sin dall'inizio</li>
<li>Lo Stato italiano
buttò 897 miliardi in una società senza valore</li>
<li>Gran
parte (forse 500) di questi miliardi fu divisa in tangenti da
chi si occupò dell'affare</li>
<li>Il denaro
venne poi usato per finanziare operazioni militari
sanguinosissime in Kosovo e in Bosnia</li>
<li>Vi sono prove
documentali che dimostrano che Prodi, Fassino e Dini sapessero tutto</li>
<li>Prodi,
Fassino e Dini si sono traditi diverse volte confermando la loro mala
fede</li>
<li>La commissione parlamentare che indagava su
questo fu sciolta nel 2006, subito dopo l'elezione di Prodi</li>
</ul>
</blockquote>
Se
anche Prodi, Fassino e Dini non fossero poi riusciti a
ricevere nessuna tangente, resta scandalosa la gestione del
denaro pubblico. Pensate ai miliardi sporchi di sangue usati per bombe
usate
contro i nostri stessi soldati ! Altro che pacifismo !<br />
E per i
pochissimi che credono ancora
alla storiella del "non sapevamo nulla, l'abbiamo appreso dai giornali"
mi chiedo: ma come? lo Stato italiano sperpera denaro pubblico per
finanziare un dittatore sanguinario comunista e il Governo non
ne sa
nulla? In qualunque paese serio dei ministri così se
ne sarebbero andati a casa (se non in galera!) e invece?
Eccoli lì, 10
anni dopo, come se nulla fosse.<br />
<br />
Fonte articolo http://informatorepolitico.ej.am/romano-prodi-fassino-telekom-serbia.htmUnknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-61047201191252927992011-12-11T00:58:00.001+01:002011-12-11T16:10:32.163+01:00Serbët helmuan babain e Nënë Terezës<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizquGKyvI4q83hzSB-EW8FizUY7IdHg7g-XXR7q_Town1aqiw8UpQJX_vdLYjed66nH1V9ud2ertHPiXP8XiM4dKog1mpDBzJCI5gYQ6SbFnWmfu7Wz7spGWgyrfYlA7KbhNv4y1mizqU-/s1600/madre_teresa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizquGKyvI4q83hzSB-EW8FizUY7IdHg7g-XXR7q_Town1aqiw8UpQJX_vdLYjed66nH1V9ud2ertHPiXP8XiM4dKog1mpDBzJCI5gYQ6SbFnWmfu7Wz7spGWgyrfYlA7KbhNv4y1mizqU-/s200/madre_teresa.jpg" width="200" /></a></div>
Serbët e helmuan babain e Nënë Terezës, ... ja një fragment nga biografia e autorizuar…<br />
<br />
„
Me 28 nëntor 1912 në shtëpinë Bojaxhiu u festua Deklarata e Pavarësisë
me një gosti të pasur dhe kremtim të madh. Nikola nga natyra ishte një
mikpritës: Dera e shtëpise së tij ishte e hapur për të gjithë, që nga të
varfërit e Shkupit e deri te arkipeshkvi që banonte aty. Në këtë natë
të veçantë shtëpia ishte e mbushur me patriot shqiptarë, të cilët deri
në të gdhirë diskutonin dhe këndonin të përcjellur me mandolinë .
Mikpritësi nuk fshihte qëndrimin e tij për çështjen kombëtare të
Shqipërisë. Po ky angazhim e futi atë në një Lëvizje, që, ishte
themeluar pas Luftës së Parë Botërore dhe kishte për qëllim ti bashkonte Shipërisë së Madhe provincën e Kosovës, e cila ishte e
banuar kryesisht me shqiptarë.<br />
Për këtë arsye Nikollë Bojaxhiu në vitin
1919 shkoi një herë për një takim politik në Beograd. Ai iku nga shtepia me shëndet shumë të mirë dhe i shoqëruar nga kolegu:
një këshilltar bashkiak.<br />
<br />
Kur u kthye mbrapa, i shoqëruar nga
konsulli italian, ishte i sëmurë për vdekje. Ai kishte gjakderdhje të madhe
dhe menjëherë u dërgua në spital, ku edhe operacioni i domosdoshëm nuk
arriti të përmirësojë gjendjen shendetsore.<br />
<br />
Nikollë Bojaxhiu ishte 45 vjeç kur
vdiq. Akoma është sekrete prapavija e vdekejes së tij, mirëpo te gjithe
anëtarët të familjes si dhe mjektë , ishin të sigurtë. se atë ( Nikollë
Bojaxhiun ) e kishin helmuar.“<br />
<br />
faqe 23<br />
Kathryn Spink<br />
Mutter Teresa – Ein Leben für die Barmherzigkeit.<br />
Autorisierte Biografie / Biografi e autorizuar<br />
Gustav Lübble Verlag<br />
Titulli i origjinalit: Mother Teresa. A Biography.<br />
London: HarperCollins<br />
<div>
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-39187706586876327002011-11-04T23:40:00.000+01:002017-05-08T23:20:09.456+02:00Alluvione Genova. Muore mamma albanese con due figlieTra le vittime dell'alluvione di Genova anche una madre albanese di 28 anni si chiamava Shpresa Djala e le piccole creature ( le sue due figlie ) Gianissa Djala di un anno e Gioia Djala l'altra figlia di 8
anni .<br />
La giovane madre ha provato a salvare le piccole ma non è servito a nulla .<br />
Condoglianze per questa grande tragedia naturale che sta colpendo la città di Genova , dove l'acqua e il fango sta distruggendo tutto quello che trova davanti. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<br />
<br />
<br />
fonte: <a href="http://turismoinalbania.blogspot.com/2011/11/alluvione-genova-tra-le-vittime-una.html" target="_blank">http://turismoinalbania.blogspot.com</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-88717835228797315312011-11-03T00:10:00.000+01:002011-11-03T00:10:08.431+01:00Cognomi di origine albanese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC4UAkUiKb3PtvGdJbDgUhR_mt1YydzXFa-SpGmFIK0Qnb5pUDv13s-zz9ftMp1tJWyAmTo_TSxY6YGHwPERctz23xyOQS2qWVfXX7LGuBsnZUpDYR6SlpO2_O0fL6UezMmJXcZ0oQI3g/s400/arberia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="142" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC4UAkUiKb3PtvGdJbDgUhR_mt1YydzXFa-SpGmFIK0Qnb5pUDv13s-zz9ftMp1tJWyAmTo_TSxY6YGHwPERctz23xyOQS2qWVfXX7LGuBsnZUpDYR6SlpO2_O0fL6UezMmJXcZ0oQI3g/s200/arberia.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><strong> Cognomi di origine albanese</strong></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<strong>Barletta,
Borrescio, Buono, Busciacco, Capparelli, Conte, Cordoano, Cortese, De
Marco, Di Turi, Dramis, Elmo, Frega, Matrangolo, Mele, Preite, Raimondo,
Vicchio<br />Barile<br />Barbaro, Belluscio, Botte, Cappa, Carnevale,
Caselle, Croce, Fusco, Giuliano, Mazzeo, Mecca, Nastasia, Pascente,
Pasternoster, Rabesco, Saracino, Schirò, Sciaraffa, Solazzo, Zambelli<br />Campomarino<br />Balante, Carriero, Chimisso, Corfiati, Croce, Manes, Marini, Musacchio, Norante, Occhionero, Piermarino, Travaglino, Vizzari<br />Caraffa<br />Bubba,
Comi, Donato, Ferraina, Fimiano, Iania, Lombardo, Mazzei, Migliazza,
Monteleone, Notaro, Peta, Petruzza, Scerbo, Sciumbata, Sulla<br />Carfizzi<br />Basta, Brasacchio, Condosta, Larte, Macrì,<br />Casalvecchio<br />Andreano, Beccia, Celozzi, Crescenzi, Criasia, Cutaio, De Luca, Fratta, Iacovelli, Petrone, Tosches<br />Castroregio<br />Alfano, Camodeca, D’Agostino, Di Nicco, Licursi, Roma<br />Cavallerizzo<br />Capparelli, Ferro, Golemme, Lata, Melicchio, Sarro, Tavolato<br />Cerzeto<br />Candreva, Capparelli, Franzese, Golemme, Musacchio, Posteraro, Ricioppo, Sarro, Stamile, Tudda<br />Chieuti<br />Braccia, Brunetti, Dambra, Dardes, D’Ermes, Grima, Occhionero, Tafani, Vitale<br />Civita<br />Brunetti, Filardi, Greco, Mortati, Palazzo, Placco, Rugiano, Stamati, Vincenti, Zuccaro<br />Contessa Entellina<br />Abate, Clesi, Cuccia, Ferrara, Lala, Provengano, Schirò, Tardo<br />Eiannina<br />Barci, Bellusci, Blaiotta, Buscia, Ferraro, Gugliemo, Marino, Mastrota, Pace, Zaccaro<br />Falconara Albanese<br />Barone, Frangella, Drago, Gliosci, Gnisci, Manes, Musacchio, Staffa, Tocci, Vommaro<br />Farneta<br />Camodeca, Lucieri, Licursi, Petta, Trupo<br />Firmo<br />Bellizzi, Capparelli, Cortese, Damiano, Frascino, Frega, Gallicchio, Greco, Laffusa, Mortati, Russo<br />Frascineto<br />Bellusci, Blaiotta, Di Cunto, Ferrari, Frascino, Miranda, Pace, Pellicano, Perrone, Spata<br />Ginestra<br />Carbone, Caputo, Chiarito, Ciriello, Lombardi, Musto, Perrotta, Sepe, Summa<br />Greci<br />Bellusci, Bifaro, Boscia, Gli atta, Lauda, Martino, Norcia, Palumbo, Pucci<br />Lungro<br />Bavasso,
Bellizzi, Borrescio, Capparelli, Conte, Cortese, Cucci, Damis, De
Marco, Frega, Irianni, Manis, Mattanò, Pistoia, Rennis, Reres,
Santoianni, Vicchio<br />Macchia Albanese<br />Bellucci, Chinigò, Corchiolone, Chiurco, Marchianò, Matranga, Ponte, Rada, Sammarro<br />Marri<br />De Seta, Guerini, Petrucci<br />Maschito<br />Barbano, Bochicchio, Ciesco, Gilio, Greco, Guida, Lo russo, Martino, Mecca, Musacchio, Pace, Volpe<br />Mezzojuso<br />Barcia, Barone, Bisulca, Burriesci, Como, Cuccia, D’Amico, D’Orsa, Figlia, Musacchio, Schirò, Schilizzi, Spata, Zito<br />Mongrassano<br />Argondizzo, Capparello, Dramis, Formoso, Licursi, Lo Russo, Migliano, Ricioppo, Rotondo, Staffa, Tavolaro, Yerbis<br />Montecilfone<br />Cieri, Colella, Cravero, Flocco, Ionata, Lamelza, Manes, Pallotta, Senese<br />Palazzo Adriano<br />Alessi,
Barbata, Barcia, Cuccia, Francaviglia, Gagliano, Granà, Grisafi, Longo,
Marino, Masaracchia, Raggio, Russo, Sabella, Schirò, Sciurba, Sulli<br />Pallagorio<br />Amato, Astorino, Gangale, Gentile, Giudicassi, Iocca, Masci, Mazza, Mustacchio, Proto<br />Piana degli Albanesi<br />Ales,
Barbato, Borgia, Calagna, Camarda, Carbone, Cassarà, Clesceri, Ciulla,
Cuccia, Cusimano, Damiani, Dorangricchia, Ferrara, Filpi, Fusco,
Garofalo, Gazzetta, Mandalà, Marino, Matranga, Musacchia, Norcia, Petta,
Plescia, Puglia, Schirò, Spata, Stassi, Zuccaro<br />Plataci<br />Basile, Bellusci, Brunetti, Chidichimo, Smilari, Staffa, Stamati, Troiano<br />Portocannone<br />Acciaro, Becci, Flocco, Galasso, Iacovelli, Licursi, Lopes, Manes, Mascio, Musacchio, Occhionero, Sabella, Zullo<br />Rota Greca<br />Caparello, Gentile, Mannara, Migliano, Russo, Spallato, Tocci<br />San Basile<br />Bellizzi, Bisulco, Frascino, Marco, Parapugna, Pugliese, Quartarolo, Tamburi<br />San Benedetto Ullano<br />Barbuto, Capparelli, Carci, Conforti, Martino, Mosciaro, Musacchio, Rodotà, Santoro, Tavolaro, Villotta<br />San Cosmo Albanese<br />Baffa, Bua, Buscia, Macrì, Minisci, Montalto, Pillaro, Tocci<br />San Costantino Albanese<br />Blumetti, Brescia, Camodeca, Chiafitella, Ciancia, Iannibelli, Lanza, Loprete, Magnocavallo, Scutari, Trupo<br />San Demetrio Corone<br />Aiello,
Azzinnari, Baffa, Bellucci, Braile, Brunetti, Bua, Canadè, Chiodi,
D’Amico, Gradilone, Guagliardi, Lavorato, Liguori, Loricchio, Luzzi,
Macrì, Marchianò, Mauro, Meringolo, Prezzo, Rumanò, Sposato, Tocci<br />San Giacomo di Cerzeto<br />Candreva, Iuliano, Rotondo, Sarro<br />San Giorgio Albanese<br />Algieri, Ascente, Baldi, Cerrigone, Chinigò, Corchiolone, Dramis, Masci, Minisci, Papadà, Scura, Zanfini<br />San Martino di Finita<br />Aloise, Bua, Belmonte, Clavaro, Greco, Melicchio, Migliano, Raimondo, Tocci, Trotta<br />San Nicola dell’Alto<br />Basta, Bisulca, Condosta, Gangale, Musacchio, Pangrato, Pillaro<br />San Paolo Albanese<br />Basile, Blumetti, Camodeca, Osnato, Troiano, Viola<br />Santa Caterina Albanese<br />Antonucci, Capparello, Cristiano, Ippolito, Pisarro, Porcella, Salerno, Stamato, Tripicchio, Vattimo<br />Santa Cristina Gela<br />Barbata, Bruscia, Cusimano, Di Maggio, Matranga, Traina<br />Santa Sofia d’Epiro<br />Algieri,
Baffa, Bresci, Bugliari, Ceramella, Clavaro, Como, Conti, Cortese, De
Caro, Groccia, Maierà, Marchianò, Masci, Miracco, Sisca, Toscano, Trotta<br />Spezzano Albanese<br />Barbati,
Bellusci, Bomentre, Bruno, Camodeca, Candreva, Cucci, Diodati, Dorsa,
Galizia, Gullo, Iannuzzi, Luci, Montone, Mortati, Nociti, Pesce,
Pugliese, Vattimo<br />Ururi<br />Campfredano, D’Arienzo, Frate, Glave,
Iannacci, Invasile, Licursi, Musacchio, Occhionero, Pastò, Pellegrino,
Peta, Plescia, Primiani, Raspa, Salvatore<br />Vaccarizzo Albanese<br />Braiotta, Bua, Curci, Elmo, Godino, Marzullo, Pomello, Scura, Sposato, Tocci, Vita<br />Vena di Maida<br />Boca, Bubba, Cristofaro, Derro, Figlia, Forte, Giglio, Graziano, Santo, Stranieri<br />Villa Badessa<br />Cavilli, De Micheli, Viola</strong>
<br />
<div class="postfootleft">
Non in linea</div>Unknownnoreply@blogger.com123tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-55377233060049383282011-09-05T12:09:00.004+02:002011-09-06T01:40:41.985+02:00Irene Pivetti a Valona chiede scusa agli albanesi , dopo 15 anni.<img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 240px; height: 361px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgapXDQisOO7BdyUWlKUFiVahwoz6uvE5GKWRnU1pKPn6TfYMFnMDJJ_pYyzNaJTqWZ9zE-jLY1lEwfXSfmX6TYY_GbPE6mE7Dy6KtafGsP1jO-zTTAehmXQRI8BPSC29FlL40je-yY2ezR/s400/Irene-Piveti.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648818389145819634" border="0" />Mentre si aspetta il record del nuotatore italiano Massimo Voltolina , il quale vuole attraversare a nuovo il mare Adriatico partendo da Ottrando per poi arrivare a valona , li ad attenderlo c'è anche Irene Pivetti.<br /><br />Una delle organizzatrici di questo evento è l'ex parlamentare della Lega Nord Irene Pivetti , che gli albanesi ricordano per le sue parole razziste negli anni 90.<br />Infatti 3 giorni dopo le sue parole razziste , fu affondata una nave(kater i Rades) dove morirono circa 100 persone.<br /><br />Oggi in Albania , Valona , dove la Pivetti si trova per turismo e lavoro, hanno protestato contro la presenza della ex parlamentare italiana dicchiarata una persona non grata dalle famiglie delle vittime.<br /><br />(come riporta anche il giornale online balkanweb.com )<br /><br />" Voi siete persona non grata , per colpa vostra sucesse la tragedia dell'Otranto" - così urlava la rappresentante dell'associazione delle vittime d'Otranto alla signora Pivetti.<br /><br />Ma subito dopo la Pivetti ha amesso di aver sbagliato ed ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime"<span style="font-weight: bold;">Chiedo scusa per le parole affrettate , adesso i due popoli sono amici e c'è un buon rapporto tra i nostri paesi"</span> ha aggiunto la ex parlamentare italiana.Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-38707162217674804052011-09-03T14:55:00.003+02:002011-09-03T15:05:43.361+02:00WikiLeaks : Usa ,Germania , Francia e Italia vogliono creare la Grande Albania.<img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 267px; height: 160px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIyagptOqLN4xvlqQfeaKxsQyR3cWmPXYX4mGDvqIaEJDsYu7y9AVVolEHge8uz1ZKcdzFkzV_V_uls4-3SmYS1Dt1dF2h1lWFvareMz-Zs6-nHqlBJxXpyFoeq-guNfYB1hE_a-FnTI1u/s400/wikileaks.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5545304104676204370" border="0" />Nei documenti di Wikileaks ci sono molti documenti sull'Albania e la sua situazione politica con la Grecia.
<br />Nei documenti dei ambasciatori c'è scritto che Tirana spinge questi 4 paesi per far si che la Grecia diventi un paese poco influente nei Balcani.
<br />
<br />Da quando l'Albania è entrata nella NATO la politica internazionale sta cambiando e si sta creando un alleanza Usa , Germania , Francia ,Italia e Albania.
<br />
<br />Nei documenti c'è scritto che nel 2009 l'Albania mette in gioco tutte le forze per mettere disordini in Grecia in quanto la Grecia non ha riconosciuto il Kosovo e per non aver riconosciuto le minoranze albanesi in Grecia (I çam).
<br /><div class="postmsg"> <p>
<br /></p><p><a href="http://www.ciaobalcani.com/forum/uploads/563_grande_albania.png"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 136px; height: 224px;" src="http://www.ciaobalcani.com/forum/uploads/563_grande_albania.png" alt="" border="0" /></a></p><p><a href="http://www.ciaobalcani.com/forum/uploads/563_grande_albania.png" target="_blank">
<br /></a></p> </div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-53446530065468230132011-08-11T15:07:00.004+02:002011-08-11T15:13:17.996+02:00I pacifisti italiani a favore dei bombardamenti in Libia . Assurdo !!!!Dunque quando si bombardò la Serbia e l'Iraq , tutti scesero in piazza per protestare contro gli Usa e contro Bush. Oggi gli Usa e Obama stanno bombardando la Libia ma quei pacifisti stranamente sono a favore dei bombardamenti .
<br />
<br />Ecco questo si chiama "pacifismo a sfondo economico"
<br />Vi invito a leggere questo articolo pubblicato su <span style="color: rgb(0, 0, 153);">www.questaelasinistraitaliana.it</span>
<br />
<br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;"> Dove sono finite le bandiere della PACE? Ripiegate..</span></span>
<br />
<br /><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 185px; height: 138px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn55bbVr8DwafHzx-FH6Gipy5ft_T0_H-R-sQaWl4HkmFZNIhSEiYIB4SZioBp4D8bSSAvd-jjZHDG74542FSJtPDpkC7cKVqurG3X5aw3XGqZ3zpHSR-XLjl-EHbCTtiypMs98yB8PxSm/s400/pace.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5639584576227550818" border="0" />
<br />Sono sparite! Che fine hanno fatto le bandiere della PACE? Forse i pacifinti di sinistra non sono stati informati del fatto che in Libia c'è la guerra, nessuno gli ha detto che stanno morendo soldati, civili, donne e bambini...
<br />
<br />Dico questo perchè non vorrei mai nemmeno pensare che possano fare distinzioni tra le guerre, distinzioni tra le vittime. Non credo che i pacifinti possano pensare che alcuni morti meritano le loro bandiere alla finistra e altri no.
<br />
<br />Ma forse, forse, se una guerra la inizia Bush contro un dittatore con armi chimiche bisogna protestare, se invece la inizia Obama contro un dittatore strapieno di petrolio si chiude un occhio..
<br />
<br />Questa guerra non doveva esserci, ma c'è.
<br />
<br />Questa guerra sarà un disastro anche per l'economia italiana, lo stesso Berlusconi non la voleva, voleva che l'Italia rimanesse neutrale, ma dopo il vertice NATO non è riuscito a tirarsi indietro.
<br />
<br />Speriamo che l'Esercito Italiano resti in appoggio ma non intervenga attivamente in questa guerra. Anche se oramai inutile nascondersi dietro ad un dito, la situazione è disastrosa.
<br />
<br />Per quanto riguarda i pacifinti che ora sono guerrafondai vorrei dire una cosa: ho scoperto la differenza tra Bush e Obama e no, non mi riferisco al colore della pelle..l'unica differenza che mi salta all'occhio è che Obama è Nobel per la Pace.
<br />
<br />Complimenti.
<br />
<br />fonte <span style="color: rgb(0, 0, 153);">www.questaelasinistraitaliana.it</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-24897235866239317712011-06-09T19:37:00.005+02:002011-06-09T19:59:38.433+02:00I call center italiani si trasferiscono in Albania<a href="http://turismoinalbania.blogspot.com/2011/06/i-call-center-italiani-si-trasferiscono.html">http://turismoinalbania.blogspot.com/2011/06/i-call-center-italiani-si-trasferiscono.html</a><br /><br /><br />I call center italiani si trasferiscono in Albania e l'impotenza di poveri giornalisti italiani si trasforma in razzismo con offese assurde all'Albania .<br /><br />I call Center appartengono alle società francesi e quindi i giornalisti italiani se la dovrebbero prendere con i francesi . Prendersela con i francesi è come battere la testa contro il muro mentre prendersela con gli albanesi è più facile.<br />Ecco un articolo dove si inventa di tutto , dati sensibili , incapacità , paura e quant'altro purchè offendere l'Albania. Questi comportamenti stanno portando l'Italia a isolarsi dal mondo e impreparata di fronte alla globalizzazione .<br /><br />L'Albania ha solo 3 milioni di abitanti , vorrei vedere gli italiani protestare per 1, 5 miliardi di cinesi che hanno sostituito tutta la manodopera italiana. La aziende in Cina hanno tolto lavoro a mezzo mondo e hanno portato alla depressione economica mondiale e qui si parla di Albania.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Ecco qui un articolo che ne spiega la delocalizzazione di Sky e Alitalia in Albania</span><br /><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);font-size:130%;" >I call center come le fabbriche d’auto: chiudono in Italia, riaprono in Albania</span><br /><p>Scritto da Paolo Ribichini il 8 giugno 2011 in Società</p><p> </p><p><strong>La società francese che controlla gran parte dei centralini italiani ha deciso di investire oltre lo Stretto di Otranto. E aumentano i disoccupati</strong></p><p><strong></strong></p><p>Call cen<a href="http://www.dirittodicritica.com/wp-content/uploads/2011/06/call_center.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 274px; height: 201px;" src="http://www.dirittodicritica.com/wp-content/uploads/2011/06/call_center.jpg" alt="" border="0" /></a>ter, centralini e customer care. Il servizio clienti di aziende o call center pubblicitari sono entrati oramai a pieno titolo nelle nostre vite. Prenotare un volo, cambiare un piano telefonico, reclamare un disguido. Alzare la cornetta e chiamare numeri gratuiti (molto spesso) o a pagamento (ogni tanto). E soprattutto le aziende che hanno il servizio clienti telefonico gratuito cercano di risparmiare spostando i centralini dove costa meno, come avviene da anni con le industrie. Se non conviene in Italia, perché non assumere a casa loro tunisini o albanesi che abbiano qualche conoscenza della lingua italiana? La perfezione non serve e quindi poco importa se non parlano la lingua di Dante senza errori.</p><p><strong>Chiami Alitalia e finisci in Albania. </strong>Così Alitalia e Sky Italia hanno deciso di delocalizzare il servizio nel Paese delle aquile. In realtà non lo fanno loro ma le società alle quali si affidano. In Albania operano due società, l'Albania Sh.p.k. e l'Albania Marketing Service Sh.p.k, collegate entrambe alla multinazionale francese Teleperformance, su cui confluiscono buona parte delle chiamate dei clienti della compagnia aerea e della tv satellitare.</p><p><strong>Il mercato dei call center. </strong>Arrivati in Italia 8 anni fa, i francesi dei call center assunsero nel 2007 3mila persone per ottemperare, dicono, a quanto stabilito dalla legge voluta dall'allora ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Passati 4 anni dalle assunzioni, i guadagni sembrano inferiori alle aspettative e quindi hanno deciso di ricorre alla mobilità (pagata dall'Inps) per oltre 1.600 dipendenti. Nuovi disoccupati in nome della globalizzazione: 700 circa a Taranto e 900 tra i comuni di Roma e Fiumicino. Un taglio di più del 50% del personale italiano da sostituire con lavoratori di altri paesi. Una storia già vista.</p><p><strong>Tagliare i costi, tagliare i dipendenti. </strong>Sulla scelta di tagliare posti di lavoro in Italia influirebbe la richiesta dei clienti che, complice la crisi, richiedono prezzi più bassi. D'altronde spostare i call center in Albania lascerebbe margini di profitto elevatissimi. Infatti, tra l'Italia e il piccolo paese balcanico c'è un divario enorme sotto il profilo salariale. Un lavoratore di call center qui costa alle aziende circa 15 euro lordi, in Albania solo 3 euro. Una bella differenza che spiega tante cose.</p><p><strong>Dati sensibili a rischio. </strong>Ma non è tutto. Infatti, il Paese delle aquile fa parte della lista degli stati che la Commissione europea considera inadeguati per il livello di protezione e tutela dei dati personali. I dati che forniamo continuamente al telefono (date di nascita, numeri di telefono, numeri di carte di credito) possono essere a rischio. Potrebbero infatti finire nelle mani di affaristi senza scrupoli che potrebbero alimentare il mercato nero dei dati sensibili: per pubblicità, ma soprattutto per frode. Un rischio che, secondo fonti sindacali correrebbero anche i clienti della Tim che si serve di Abramo Customer Service, un call center che sta trasferendo parte delle attività dalla Calabria all'Albania con oltre 200 postazioni per più di 600 dipendenti.</p><br /><span style="font-size:85%;">fonte </span>: <span style="font-size:85%;"><a target="_blank" href="http://www.dirittodicritica.com/2011/06/08/call-center-sky-alitalia-albania-21570/">dirittodicritica.com</a></span> <span style="color: rgb(51, 102, 255);"></span>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-5363097949559823402011-05-24T22:03:00.002+02:002011-05-24T22:07:00.663+02:00Fjale te urta popullore - Proverbi albanesi<b><span style="color:Black;">Ajo që ke frikë të gjen. ELBASAN<br /><br />Ai që s'ka gojë, vdes pa ardh dita. ELBASAN<br /><br />Ai që s'tutet me fjalë, s'tutet as me pushkë. KOSOVË<br /><br />Atë që pështyn, mos e lëpij. GJIROKASTËR<br /><br />Atë që të qëllon me gur, mos e qëllo me bukë. VLORË<br /><br />Ay që hyn në lumë edhe do laget. KORÇË<br /><br />Burri flet përpara syve e jo pas shpine. ELBASAN<br /><br />Burri një herë ka lerë, nji herë do të vdesë. KURVELESH<br /><br />Burri o të fal, o të var. GJIROKASTËR<br /><br />Burri s'matet me pëllëmbë po me zemër. SKRAPAR<br /><br />Burri o të mbyt, o të fal; i ligu as të mbyt, as të fal. SHKODËR<br /><br />Çakallit lëshoi ujkun. ELBASAN<br /><br />Çkul dhëmbin, të të shëndoshen kryet. JUG<br /><br />Ç'pret nga ai që trembet ngas hija e tij. KURVELESH<br /><br />Dajaku ka dalë nga xheneti. KAVAJË<br /><br />Delen e mplakë frika nga ujku e gërshëra. DEVOLL<br /><br />Derri do plumbin, nuk zihet me duar. LUSHNJË<br /><br />Ditëgjati s'bëhet ditëshkurtër me nëmë. LUNXHËRI-GJIROKASTËR<br /><br />Drunë e shtrëmbër e djeg zjarri. SHIPËRI E MESME<br /><br />Dhe kau i mirë po s'e ngacmove, s'tërheq në brazdë. ELBASAN<br /><br />Dhelprës me dhelpëri, ujkut me trimëri. JUG<br /><br />E nxehta del me të nxehtë, e ftohta me të ftohtë, helmi me helm. PËRMET<br /><br />Frika nuk e len lepurin me u majtë. SHKODËR<br /><br />Frika ruan vreshtin, bekçiu nuk është gjithnjë. VLORË<br /><br />Frika nuk e lë lepurin të vërë dhjamë. KOLONJË<br /><br />Fusha bën baltë, mali bën furtunë. MYZEQE<br /><br />Gozhda nxjerr goxhdën. VLORË<br /><br />Gungaçit vetëm varri ia drejton samarin. SHKODËR<br /><br />Guri i rrumbullkët nuk zë vend. JUG<br /><br />Gjalpin e ruan kripa. GJIROKASTËR<br /><br />Gjersa të mejtonet i mënçuri, i marri mbaroi punën. KORÇË<br /><br />I madh është edhe plepi, por e fëlliqin sorrat. TIRANË<br /><br />Ku do të dijë hëna se lehin qentë. VLORË<br /><br />Ku ngul hunë var hejbet. JUG<br /><br />Ku rafsha mos u vrafsha. FERIZAJ<br />Kur i morën armët Lekë Dukagjinit, tha: "Ma mirë me thon qe Leka, se qe vorri i Lekës". KOSOVË<br /><br />Kur ke zemër ke edhe krahë. KRUJË<br /><br />Kur ngordh gjarpri, ngordh dhe helmi i tij. JUG<br /><br />Kush kërkon gjen. PËRMET<br /><br />Kush është trim me mend, se trima budallenj ka sa të duash. JUG<br /><br />Kush ka dhëmbë të fortë, breh dhe kockën. DEVOLL<br /><br />Kush ka frikë nga hija e tij, le të mos tundet nga vendi. JUG<br /><br />Pushka don pushkën. TROPOJË<br /><br />Pyet detin sa lumenj derdhen në të. KOLONJË<br /><br />Qeni i pangopur të ha. SKRAPAR<br /><br />Qeni i tërbum do vra, se tërbon dynjanë. ELBASAN<br /><br />Rrallë vritet burri që ka shumë armiq. JUG<br /><br />Si mjer peshkatari që ka frikë nga lumi. JUG<br /><br />S'ka qeder shqiponja, nga mushkonjat. BERAT<br /><br />Shqerra që s'thërret mëmën humbet. JUG<br /><br />Trimëria e kthen plumbin mbrapsht. JUG<br /><br />Trimi e ka me vete fatin. VLORË<br /><br />Trimin vraje, po mos e shaj. KOLONJË<br /><br />Uji rrjedh pikë-pikë e ha gurin. JUG<br /><br />Zjarrit po nuk i fryve, nuk ndizet. ELBASAN<br /><br />Amanetin e mban toka. SHKODËR<br /><br />Amanetin as deti nuk e mban, e qet në lëndinë. DUKAGJIN<br /><br />Besa asht ma e fortë se vdekja. KRUJË<br /><br />Besa e burrit, pesha e gurit. VERI<br /><br />Burri i mirë flet një herë. KRUJË<br /><br />Burri lidhet për gjuhe, kali për kapistre. ELBASAN<br /><br />Detit i ka hije vala, burrit i ka hije fjala. VLORË<br /><br />Deti njihet në valë, burri njihet në fjalë. SARANDË<br /><br />Ku është besa aty është dhe shpresa. KORÇË<br /><br />Mos ki frikë nga hasmi, po nga miku i rremë. SARANDË<br /><br />Nga del fjala del dhe shpirti. JUG<br /><br />Po nuk e pate të ligun brenda, nuk të vjen nga jashtë. VLORË<br /><br /></span></b><span style="color:Black;"><b>Ai që ndërton me djersë, mbron me gjak JUG.<br /><br />Ai që bahet i butë si dele e hanë ujqtë KOSOVË<br /><br />As veshi të mos mbajë plur, as këmba të mos durojë gjemb JUG<br /><br />Bilbili te kafazi s'këndon nga qejfi, po nga marazi SHKODËR<br /><br />Breshka po ferrën don KAVAJË<br /><br />Buka e botës s'të ngop KORÇË<br /><br />Buka e botës, laku i kokës SARANDË<br /><br />Burri nuk shtrihet as për së vdekmi MIRDITË<br /><br />Çdo mal e din barrën e vet PRIZREN<br /><br />Çdo njeri është mbret në shtëpinë e tij JUG<br /><br />Çdo shpresë fluturon me krahët e saj JUG<br /><br />Ç'hall ke, vështroje VERI<br /><br />Dasëm pa mish nuk ka KORÇË<br /><br />Dasma do mish, lufta do gjak. ELBASAN<br /><br />Dele e butë në qafë të ujkut JUG<br /><br />Dora e huj të krun, po jo ku të kruhet. KOSOVË<br /><br />Ec me këmbë tueja e jo me mend e huaja SHKODËR<br /><br />E di gjalmi ç'ka torba PËRMET<br /><br />E di vetë gomari ku i vret samari JUG<br /><br />Gunë e huaj s'të mban ngrohtë KOLONJË<br /><br />Gjithkush teshat i lan në shtëpinë e vet VERI<br /><br />Hallet e mia i di trari im ELBASAN<br /><br />Hall me qè e hall me buaj, po më keq me qè të huaj MYZEQE<br /><br />I zoti ia sheh plagën kalit, nën samar, se qiraxhiu, ngrihet e shkon. KORÇË<br /><br />Jeton bleta majë malit, jeton dhe miza nën bisht të kalit. KORÇË<br /><br />Kali i botës s'të nxjerr jashtë portës. SARANDË<br /><br />Kafshata e huaj të mbet në fyt. SHKODËR<br /><br />Këmba e di se ku e vret këpuca. LUKOVË- SARANDË<br /><br />Kur se mbajnë njëzet e katër tuejt, nuk e mbajnë as katërdhetë e tetë të huejt. SHKODËR<br /><br />Kur m'i punonin arat, u liga dhe u thava, kur i punova vet, u maha dhe u ringjalla JUG<br /><br />Kur s'ka trimni, s'ka liri. KOSOVË<br /><br />Kush mba vesh botën, prish kokën. GJIROKASTËR<br /><br />Kush merr mendjen e botës, i sjell dëm kokës PËRMET<br /><br />Kush s'lufton për liri, robërinë e ka në shpi. KOSOVË<br /><br />Kush unj qafën i bie zverkut. JUG<br /><br />Ku të ha, kruaje. GJIROKASTËR<br /><br />Leku i huj, peshon rëndë në xhep. PUKË<br /><br />Liria fitohet e nuk dhurohet. JUG<br /><br />Liria fitohet vetëm me gjak. KOSOVË<br /><br />Liria i ka rrënjët në gjak. JUG<br /><br />Liria nuk blehet me para e me tokë, po fitohet me gjak e me kokë. KOSOVË<br /><br />Lira vjen kur s'i duhesh vdekjes. BERAT<br /><br />Më mirë një ditë në liri, se njëqind vjet në robni. KRUJË<br /><br />Më mirë i lig e i lirë, sesa shëndoshë e me zinxhirë. KRUJË<br /><br />Më mirë nën hijes ne ferres sime, sesa nën hijen e fikut tonë. KOSOVË<br /><br />Më mirë një ditë gjel, sesa tre ditë pulë. ELBASAN<br /><br />Më mirë Sokol një herë, se sorrë gjithherë. SHKODËR<br /><br />Mashë e tjetrit mos u bëj. JUG<br /><br />Me dorën e tjetrit, mos vrafsh as gjarprin. SHIJAK<br /><br />Me duart e mija rrafa kokën time. MYZEQE<br /><br />Më e urtë se delja nuk ka, por edhe asaj i ngjiten ferrat pas. BERAT<br /><br />Më mirë gomar, po tëndin, se kalë, po të botës. LUKOVË<br /><br />Më mirë nën dhè i mbuluar, se mbi dhè i gjynjëzuar. SKRAPAR<br /><br />Më mirë të vdesësh duke luftuar, sesa të rrosh i gjynjëzuar. SKRAPAR<br /><br />Më mirë të vdesësh në këmbë, sesa të jetosh në gjunjë BERAT<br /><br />Më mirë zog e në liri, sesa bilbil e në kulvi. KURVELESH<br /><br />Mikun nderoje dhe vëre në qoshe, po ozt shtëpie të jesh vetë. JUG<br /><br />Mish të ngordhur edhe egërsira nuk ha. SKRAPAR<br /><br />Mjer ay që pret nga tjetri! JUG<br /><br />Mjer puna ime, qe se bani dora ime. KAVAJË<br /><br />Mos shko maz pas pele. KOSOVË<br /><br />Mos shko pas qerres së tjetrit. SKRAPAR<br /><br />Mos u ban mjaltë, se të han mizat. SHKODËR<br /><br />Nën hije as bari nuk ngren krye. JUG<br /><br />Nuk rron peshku pa ujë. KOSOVË<br /><br />Një gjë që të merr dora, mos prit të ta japin. JUG<br /><br />Një punë që s'e bën vetë, mos kërko të gjesh të metë. TIRANË<br /><br />Për çdo punë, puth dorën tënde. ELBASAN<br /><br />Po nuk nderove veten, s'të nderon njeri. VLORË<br /><br />Pyet shtatë a tetë, e bëj si di vetë. VLORË<br /><br />Qafa e unjur, koka e prerë. LUKOVË<br /><br />Qëndro shtyllë e mos u bëj urë. KRUJË<br /><br />Rrushi varet në degët e vet. LUSHNJE<br /><br />S'bëhet dasma pa thyer kupa. ARBËRESHËT E ITALISË<br /><br />Gjithsecili në punën e tij është zot. JUG<br /><br />S'mbahet shpirti me falimnders. VERI<br /><br />Syri i të zotit plehron arën. JUG<br /><br />Shqiponja nuk gjuan miza. KRUJË<br /><br />Trimëria dhe liria janë si nenë e bijë. KRUJË<br /><br /></b></span><b><span style="color:Black;">As copën e madhe mos e ha pa u menduar. KRUJË<br /><br />Ç'del nga goja, hyn në vesh e del për hunde. JUG<br /><br />Dardha dhe sëpata e kanë bishtin mbrapa. SARANDË<br /><br />Dasma nuk shihet në fillim, por në fund. JUG<br /><br />Dijet e mëdha janë në fjalë të shkurtra. SHKODËR<br /><br />Dy kunguj nën një sqetull s'mbahen. PËRMET<br /><br />Dy vesh dhe një gjuhë, fol pak e dëgjo shumë. JUG<br /><br />Dhjetë herë mat, një herë pre. KOSOVË<br /><br />Fjala dhe plumbi kur dalin s'kthehen më. GUCI<br /><br />Gazi i madh, kthehet në helm. KORÇË<br /><br />Gjuha flet e fshihet, shpina pret e rrihet. KOSOVË<br /><br />Gjella me kripë e kripa me karar. PËRMET<br /><br />Gjuha eshtra s'ka, eshtra thyen. KURVELESH<br /><br />Gjuha të lidh, gjuha të zgjidh. VLORË<br /><br />Ha të rrosh, jo rro të hash. JUG<br /><br />Janë të urtë të marrët sa pa thënë fjalët. JUG<br /><br />Kashata e madhe të ngec në fyt. JUG<br /><br />Këmba e madhe të shqyen këpucën. BERAT<br /><br />Kur të hedhësh gurin, mate gjer ku arrin. JUG<br /><br />Kur flet shkopi të vret. VLORË<br /><br />Kur han bukë misri, kujto bukë thekri. JUG<br /><br />Kur s'di not mos u fut në ujë. KORÇË<br /><br />Kush ha shumë i del për hunde. PËRMET<br /><br />Kush shef ma sëpari barkun, asht i mangët nga trutë. KAVAJË<br /><br />Lakmia, lakfyt. PUKË<br /><br />Lisi nuk pritet me nji të rame. FERIZAJ<br /><br />Lulja e këputun nuk mbin ma. KRUJË<br /><br />Më mirë një pulë nesër, se nji vezë sot. DIBËR<br /><br />Mos dalë goja para mendjes. BERAT<br /><br />Mos i bjer të mirës me shkelm. DIBËR<br /><br />Mos i hyr valles, kur nuk di ta hedhësh. MYZEQE<br /><br />Mos kërko vezë të pjekura në hell. SKRAPAR<br /><br />Ngopet deti me lumenj? DEVOLL<br /><br />Nuk mba ujë orizi. JUG<br /><br />Një fjalë që e dinë dy veta, e dinë gjithë bota. ELBASAN<br /><br />Pi rakinë e jo mendjen. JUG<br /><br />Po fole shumë, sikur xhevahire të thuash, kakërdhi bëhen. KORÇË<br /><br />Po t'i marrësh lopës tërë qumështin, ngordh viçi. JUG<br /><br />Qefi prish qefin. JUG<br /><br />Tamahu të shpie në gjynah. JUG<br /><br />Të falurit e shumtë i vjen rëndë dhe perëndisë. KORÇË<br /><br />Ujët e turbullt mbysin burrin, fjalët e shumta përziejnë katundin. JUG<br /><br />Ujku kur ndien erën e dhenëve, harron që ata kanë barinë prapa. JUG<br /><br />U mbush kupa do të derdhet. KRUJË<br /><br />Unë i ha kumbullat, atij i mpihen dhëmbët. VLORË<br /><br />Unë baj barrën, ti djersin. VERI<br /><br />Vera sa ma e ëmbël të jetë, ma fort të zenë. SHKODËR<br /><br />Vreshtë shumë mos ven, shpi shumë mos ban, miq shumë mios xen. SHKODËR<br /><br />Nata s'ka shahit. SHKODËR<br /><br />As para pushkës, as prapa mushkës. JUG<br /><br />Atje ku fle ujët, atje është më thellë. KORÇË<br /><br />Barka mbytet edhe për një lëkurë lepuri. SHKODËR<br /><br />Bisha tërbohet keq, kur sheh se po i vjen fundi. JUG<br /><br />Bie një gurë e shkoqet një mur. VLORË<br /><br />Buka që thyet s'ngjitet më. JUG<br /><br />Çdo gjë forcohet, në themel. BERAT<br /><br />Ç'ka humbe mos e kërko, ç'ke në dorë mos e lësho. KRUJË<br /><br />Çohet një i marrë e qet një gur në ujë, çohen njëzet të urtë e s'mund ta nxjerrin. SHKODËR<br /><br />Dimrit iu bëj hazër që në behar, e beharit që në dimër. JUG<br /><br />Dita ka sy, nata ka veshë. JUG<br /><br />Duhet me i fry lugës para se me të djeg. KRUJË<br /><br />Dha pesë e hyri në valle, jep dhjetë e s'del dot. BERAT<br /><br />E dardhë është dhe bora, po të thanë duart. JUG<br /><br />Edhe pas luftës armët duhet me i mbajtë. KOSOVË<br /><br />E ke zogun në dorë, mbaje. KORÇË<br /><br />Fusha ka sy, mali ka veshë. KRUJË<br /><br />Gishtërinjtë i fut në mjaltë e i lëpin, po nuk i kafshon dot se të dhembin. DARDHË<br /><br />I marri ç'flet nuk din, i urti ç'din nuk flet. VERI<br /><br />I zoti duhet të ruajë arën e vet. ELBASAN<br /><br />Jo si cjapi te kasapi. KORÇË<br /><br />Kali nuk mbahet për bishti, po prej freri. TROPOJË<br /><br />Ka thënë Nastradini, edhe në diell merr ombrellë. SHKODËR<br /><br />Kur s'ke mace, bëjnë minjtë dasëm. ELBASAN<br /><br />Kij frikë nga një njeri që frikën ta ka. KRUJË<br /><br />Kujto qenë e bëj gati shkopin. KORÇË<br /><br />Kur shkon për udhë merr shkop dhe gurë. PËRMET<br /><br />Kur t'i hypësh kalit, shifi patkonjtë. ELBASAN<br /><br />Kush vret nuk flet. SKRAPAR<br /><br />Me zjarrin dhe ujin nuk bëhet shaka. VLORË<br /><br />Mos luaj me gurë po e pate shtëpinë me xhama. SULOVË<br /><br />Mos shkel në dërrasë të kalbur. KAVAJË<br /><br />Mos shko si breshka te nallbani. KORÇË<br /><br />Mos shko si cjapi te kasapi. SHQIPËRI E MESME<br /><br />Mos u zër për degësh, po për rrënjësh. JUG<br /><br />Nata është me barrë, s'dihet ç'pjell. KORÇË<br /><br />Nga një vërë e vogël, rrjedh e gjithë fuçia. LABËRI<br /><br />Nji shkëndi ndez nji mal. KORÇË<br /><br />Për një dorë kashtë e vret samari mushkën. JUG<br /><br />Për një pe, për një gjilpërë, vate dëm një punë e tërë. JUG<br /><br />Ruaju të të ruajë perëndia. JUG<br /><br />Ruhu nga thëngjilli i mbuluar. JUG<br /><br />Së ligës ruaju, e mira të ndjek vetë nga pas. SKRAPAR<br /><br />S'lidhet kali me pè. LUKOVË<br /><br />Shkon një herë, bëhen gjurma; dy tri herë bëhet udhë. KORÇË<br /><br />Ujku mjergull kërkon. JUG<br /><br />Zë goje qenin, bëj hazër shkopin. GJIROKASTËR<br /><br />Shtëpija pa fëmijë, si nata pa yje. SARANDË<br /><br />Ma i keqi vëlla të merr hakën. KOSOVË<br /><br />Motra jemi, shoqe s'jemi. JUG<br /><br />Ndarja është më e mira e të ligave. SKRAPAR<br /><br />Krushka për dhëndrin gjen peshk majë malit. SHKODËR<br /><br />Gjumi natës i randë i bën keq ditës. SHKODËR<br /><br />Gjumi në dëborë është shkesi i vdekjes. JUG<br /><br />Mos pyet sa vjeç je, po ç'shëndet ke. TIRANË<br /><br />Nuk mbushet pusi me pështyma. GRAMSH<br /><br />As këmishës së shtatit s'është për t'i besu. KAVAJË<br /><br />Besove, bëre mirë, s'besove, ca më mirë. JUG<br /><br />Ç'ka shtëpia të mos marrë vesh fqinjëria. SKRAPAR<br /><br />Do të ruash sekretin nga armiku, mos ia thuaj as mikut. BERAT<br /><br />Esapi i shtëpisë nuk del në pazar. KORÇË<br /><br />E thëna dhe e bëra janë larg. DIBËR<br /><br />I marri premton dhe budallai shpreson. JUG<br /><br />Kur qesh djalli e ka punën keq. VLORË<br /><br />Mba murin mos bie. SHQIPËRI E MESME<br /><br />Me thënë e me të bërë shkon në mes një lum i tërë. JUG<br /><br />Më gënjeve një herë, harram e paç, më gënjeve të dytën hallall. JUG<br /><br />Mos u bëj thes i çpuar. SKRAPAR<br /><br />Mos dëgjo ç'thotë ai për vete, por dëgjo ç'thonë bota për të. SKRAPAR<br /><br />Ma kanë sharë pelën se kanë sy ta blenë. JUG<br /><br />Në më rrefsh së pari të vraftë Zoti, në më rrefsh së dyti, të ndihmoftë Zoti. JUG<br /><br />Kur të thonë ngordhi ujku, atëherë ruaj gomarë. JUG<br /><br />Mos i jep shkopin harbutit, se të vret me shkopin tënd. MYZEQE<br /><br />Nuk është ar gjithë që ndrit. VERI<br /><br />Nuk i varen ujkut mëlçitë në qafë. KORÇË<br /><br /></span></b><b><span style="color:Black;">A don, e s'din, a din e s'don. DIBËR<br /><br />Ai që të kallzon, të bën nder, ai që të pyet të qet në hall. TROPOJË<br /><br />Arin ku e njohin, atje e çmojnë. KORÇË<br /><br />Ay që s'njef lekun, mos i ler lekë nëpër duer. TROPOJË<br /><br />Çdo mësim e ke fitim, çdo pësim është mësim. VERI<br /><br />Ç'i do qeni opingat. ELBASAN<br /><br />Ç'ke në xhep të marin hop, ç'ke në tru s'ta marrin dot. LUNXHËRI<br /><br />Din më shumë i vuari, sesa i mësuari. JUG<br /><br />Dhelpra plakë i di shtigjet. GJIROKASTËR<br /><br />E di qeni ku fle lepuri. ARBËRESHËT<br /><br />Fjalë me vlerë, ku të gjesh merr. BERAT<br /><br />Guri i gdhendur hyn kudo. JUG<br /><br />Harabeli plak nuk rrehet me bukë. KRUJË<br /><br />Hoqëm dhe vuam, po diçka mësuam. JUG<br /><br />I dogj plakës qumështi, ta' po i frynë kosit. KOSOVË<br /><br />I pësuari, i mësuari. SHKODËR<br /><br />Kënga dhe përralla s'kanë zot. DARDHË- KORÇË<br /><br />Kur s'di me ligjëru, ke dy vesh me dëgju. ELBASAN<br /><br />Kush më shumë di, më shumë do të dijë. ARBËRESHËT<br /><br />Kush nuk ka shijuar të hidhurën, nuk di ç'ashtë sheqeri. JUG<br /><br />Libri ashtë arma e të mençurit. JUG<br /><br />Mëso sa je i ri, se kur plakesh s'ke dobi. FERIZAJ<br /><br />Në u bëfsha përsëri nuse, di unë si do të nusëroj. JUG<br /><br />Njeriu vlen sa di, e din sa mban mend. SHKODËR<br /><br />Noti mësohet në det, jo në stere. KORÇË<br /><br />Nuk dinte dhe lopa, ç'ishte bishti, po mësoi kur ia prenë. VLORË<br /><br />Prindi të rrit, shkolla të ndrit. VLORË<br /><br />Pyet njëqind vetë, se kurrë nuk humbet. JUG<br /><br />Sa do të rrojmë do të dëgjojmë. SKRAPAR<br /><br />S'ka skaje dituria e urtia e njeriut. TIRANË<br /><br />Shit kalin e mëso djalin. KOLONJË<br /><br />Breshka ferrën do. JUG<br /><br />Burrin e prishin huqet. KAVAJË<br /><br />Druri i thatë nuk drejtohet. KOSOVE<br /><br />Druri ndreqet mbë të njomë. JUG<br /><br />Edhe plaku kur pi verë, kërcen pup si djalë me erë. LUKOVË<br /><br />Edhe shakaja ka kohën dhe vendin e vet. SKRAPAR<br /><br />E kam djalin me një dorë, - Po pse? , - sepse pin duhan. KRUJË<br /><br />E para - bar, e dyta qejf, e treta helm. SHKODËR<br /><br />E para gotë është bar, e dyta ar, e treta sermç, e katërta helm. VERI<br /><br />Fshat e zanat, derë e tabiat. KAVAJË<br /><br />Gotën e parë e pi vetë, të dytën, pi rakia rakinë, të tretën, pi rakia njerinë. SKRAPAR<br /><br />Huqi vdes shtatë ditë pas shpirtit. SKRAPAR<br /><br />Kali plak nuk mëson revan të ri. KORCË<br /><br />Katundi digjet, zakoni s`prishet. SHKODËR<br /><br />Ku janë dy vetë, mos i ban i tretë. ELBASAN<br /><br />Ku di derri, ç`është nderi. SARANDË<br /><br />Ku janë dy i treti është i tepërt. TIRANË<br /><br />Kush i vogël e i qërtuar, i madh e i lavdëruar. ARBËRESHËT<br /><br />Lumi shtratin e ndëron, po burrimin s`e ndalon. VLORË<br /><br />Ndryshku vjetër dhe zakoni i vjetër, nuk hiqen kollaj. JUG<br /><br />Njerëzit e një barku i bashkon gjaku, pijanecët bardhaku. TROPOJË<br /><br />Rakia marton edhe dhespotin. DEVOLL<br /><br />Rakia është më e mirë se allahu, se rakia merr mendjen e ta kthen prapë, kurse allahu , ta merr e s`ta jep më. SKRAPAR<br /><br />Rakia s`din ç`ka është kadia. TRIJISHT<br /><br />Rakia nuk zihet mik kurrë, të tradhëton ku s`ta pret mendja. TIRANË<br /><br />Rakia thotë "Të parën hidhe ti, të tjerat i hedh vetë". VLORË<br /><br />Ruaje fjalën kur t'i vijë radha. SARANDË<br /><br />Rrahe sa të jetë këlysh, se kur të bëhet qen ai të ha. LUMË<br /><br />Sa të presin, më mirë priti. JUG<br /><br />Shtëpia me dy të këqija, duhani dhe rakia. PRIZREN<br /><br />Trim i rakisë ashtë ai që s'e pi. ELBASAN<br /><br />Zakoni i ka rrënjët e thella. JUG<br /><br />Vajza ashtë gardh i shkulë. KRUJË<br /><br />Vajza e kthyer si qerrja e thyer. PËRMET<br /><br />Vajza për botë, e djali për shtëpi. VLORË<br /><br />Xheneti i gruas është nën këmbë të burrit. LABËRI<br /><br />Kunata, si nata, kunetërit si lugetërit. JUG<br /><br />Kur bëhet gruaja e mençme, plaket burri. GUCI<br /><br />Kur fjalosen dy gra, shajnë shoqen e tyre. VLORË<br /><br />Kur plaket, s'i duhet as vedit, as të tjerëve. TIRANË<br /><br />Kur rriten fëmija, prishet shtëpija. JUG<br /><br />Kur të vjen pleqëria, nuk të do as bir, as bija; edhe qeni kur të sheh, ulet në bisht e të leh. SKRAPAR<br /><br />Kush ka burrë punëtuar, mban stolira të paçmuar. JUG<br /><br />Kush ta ka nxjerrë synë? - Imi, - prandaj ta ka nxjerrë kaq thellë. SKRAPAR<br /><br />Kalit që djerset, e gruas që kjan, mos i xen besë. SHKODËR<br /><br />Kur s'punon fati, kot përpiqet drapni. KRUJË<br /><br />Ajo që s'arrihet, duket ma e ambël. KOSOVË<br /><br />Bukuria asht si lulja, në të ri lulëzon e në pleqëri të dëshpëron. KOSOVË<br /><br />Bukuria e njeriut është sjellja në shoqëri. VLORË<br /><br />Bukuria të habit, bukuria të korit. VERI<br /><br />Bukuria e gruas duket në mëngjes. VLORË<br /><br />Bukuria pa dituri, dru e thatë pa stoli. SARANDË<br /><br />Duaje bukurinë, po mos e zbukuro kot. VLORË<br /><br />Dheu i zi bën bukën e bardhë. PËRMET<br /><br />Gruaja e bukur e vera e ëmbël, farmak për zemër. JUG<br /><br />Gjanë e mirë e duan gjithkush. KAVAJË<br /><br />Ku din qeni t'u marrë erë luleve. JUG<br /><br />Syri zgjedh të bukurën, goja të ëmbëlën, mendja të mirën. KORÇË<br /><br />Ç'ja ban botës, ia ban kokës. ELBASAN<br /><br />Çfarë mbillet, korret. VERI<br /><br />Çfarë ti bësh nënës, ta bën djali. KRUJË<br /><br />Gjellën si do ta gatuash, ashtu do ta hash. DARDHË<br /><br />Kush mbjell erë, korr stuhi. VERI<br /><br />Kush përtyp piper, nuk pështyn sheqer. VLORË<br /><br />Një farë që mbillet, do të mbijë. DEVOLL<br /><br />Pushka e çon gjakun te shpia. VERI<br /><br />I ngopuri nuk beson të urtin. PËRMET<br /><br />I varfëri di shumë, po nuk e pyet njeri. VLORË<br /><br />I varfëri vjel rrushin, i pasuri e ha. JUG<br /><br />I varfëri heq sikur ka zënë perëndinë me gurë. KORÇË<br /><br />I vogli shërbëtor i të madhit. LABËRI<br /><br />Jetë - kuletë, fukarallëk - maskarallëk. ÇAMËRI<br /><br />Ka ashtë fuqia, andej asht dhe drejtësia. KOSOVË</span></b>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-60099923175944285722011-05-21T19:26:00.008+02:002011-05-21T19:50:50.789+02:00L'Albania contro Marjola RukajDunque ci è stato chiesto di capire un pò di più sulla giornalista Marjola Rukaj . Si leggono i suoi art<img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 331px; height: 186px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhhsVjGNN5mbCKHgQ1VPVwOyE1-JnZm4j50oBxIfqBNBwujz1YS4OzUmZqETjxOIHzLsaU9TRFroyXJr8pSQTUE-u4h-V_MZSm1Md6NGFHRipv2xD16RnJc7xVqeyyxV1IiihOJnQPg5UK/s400/marjola+Rukaj.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5609226037905919714" border="0" />icoli da circa 10 anni. Scrive su giornali che sono sempre anti - albanesi e dunque per scrivere è costretta a seguire la stessa linea editoriale. Scrive su balcanicaucaso.org e molti lettori albanesi pensano che dietro quel nome albanese ci sia un personaggio inventato ossia molti giornalisti albanesi pensano che si tratti di una giornalista serba . Questo non si puo sapere in quanto non cè un curriculum di questa giornalista.<br /><br />In molti articoli la giornalista difende sempre gli slavi e atacca gli albanesi sccusandoli di molte cose. Sulla situazione della guerra del Kosovo per lei i problemi li ha creati i kossovari e non i serbi.<br />Per esempio qui in questo articolo lei accusa gli albanesi di appropriarsi delle parole slave.<br /><br /><a target="_blank" href="http://www.balcanicaucaso.org/Regions-and-countries/Albania/Lexical-cleansing-Slavic-toponyms-in-Albania-or-out-of"> http://www.balcanicaucaso.org/Regions-and-countries/Albania/Lexical-cleansing-Slavic-toponyms-in-Albania-or-out-of</a><br /><br />Peccato che la storia dice che gli albanesi c'erano prima degli slavi e che la lingua albanese è una delle più antiche.<br /><br />Quello che si puo sapere è che la giornlista forse vive a Belgrado e immaginatevi la libertà di stampa.<br />in questo forum per esempio lo accusano di essere antialbanese e una filo serba.<br /><p><br /><a target="_blank" href="http://www.arberiaonline.com/viewtopic.php?f=63&t=1974"> http://www.arberiaonline.com/viewtopic.php?f=63&t=1974</a><br /><br />qui difende gli slavi e offende gli albanesi<br /><br /><a target="_blank" href="http://www.balcanicaucaso.org/Regions-and-countries/Albania/Lexical-cleansing-Slavic-toponyms-in-Albania-or-out-of"> http://www.balcanicaucaso.org/Regions-and-countries/Albania/Lexical-cleansing-Slavic-toponyms-in-Albania-or-out-of</a></p><br /><br />Non si sa se è pagata per scrivere oppure scrive per essere pagata, giudicate voi.Unknownnoreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-78271495732213193372011-05-20T20:02:00.000+02:002011-05-20T20:04:10.893+02:00Sky vuole trasferirsi in Albania e CroaziaSky vuole trasferirsi in Albania e Croazia -In agitazione i 1200 dipendenti di Sestu.<br /><br /><span id="ctl00_cph_lblTesto"><p class="sottotitolo interlinea18"><i>Lavoratori sul piede di guerra: l'azienda vuole trasferire all'estero anche le attività gestite attualmente nell'Isola dai dipendenti del call center Sky di Sestu.</i></p><p class="testo">Cgil, Cisl e Uil annunciano per lunedì uno sciopero nazionale dei lavoratori di Sky. La rottura tra sindacati e azienda arriva dopo numerose assemblee dei lavoratori Telecare di Sestu e dopo un incontro con l'amministratore delegato del gruppo per l'Italia, Tom Mockridge. Pur non parlando di licenziamenti, l'azienda conferma l'intenzione di proseguire con la politica di riduzione dei costi e lascia trasparire l'intenzione di ampliare la quota di lavoro dato all'esterno e la delocalizzazione delle attività di call center nei paesi dell'Est Europa.</p><p class="testo"><b>IL CALL CENTER</b> Il sito Sky di Sestu, con i suoi 1200 lavoratori assunti a tempo indeterminato, costituisce una delle più importanti realtà occupazionali dell'Isola e, dal punto di vista aziendale, il più grande insediamento in Italia. Gli impiegati si occupano del customer care, ossia l'assistenza ai clienti italiani tramite il call center, dell'assistenza tecnica e della gestione dei reclami. Altre 300 unità sono impiegate a Milano mentre a Roma è operativo il settore televisivo, giornalistico e cinematografico che inizierà lo sciopero domenica 22 maggio (a rischio le partite di serie A). </p><p class="testo">«Se fino a due anni fa l'azienda appaltava a call center esterni il 20 per cento del lavoro ora la percentuale è passata al 70 per cento», chiarisce Tonino Ortega, segretario generale di Uilcom Sardegna. In altre parole, una cospicua parte del traffico telefonico è già stata dirottata in Albania e Croazia. Da lì una parte degli operatori risponde agli oltre 5 milioni di clienti italiani che chiamano il numero verde Sky per avere qualsiasi tipo di informazione: dal mal funzionamento di decoder e parabole, a delucidazioni su fatture e abbonamenti. </p><p class="testo"><b>LA PROTESTA</b> «In questi paesi il costo del lavoro è di 2 euro all'ora a fronte dei 18 pagati agli addetti italiani», aggiunge il sindacalista della Uil evidenziando che la scelta dell'azienda mina l'attuale assetto societario e produttivo e non dà nessuna certezza sul mantenimento della sede cagliaritana e dei posti di lavoro. A questo proposito emerge un altro segnale che per i sindacati si aggiunge ai campanelli d'allarme già denunciati negli ultimi 18 mesi: l'attuale sede di Sestu, sulla strada statale 131, è obsoleta e non adatta al numero di addetti, per questo l'azienda aveva in programma la realizzazione del cosiddetto Villaggio Sky, progetto che, denuncia Ortega non ha ancora avuto seguito. Per i sindacati ce n'è quanto basta: e lo sciopero sarà un richiamo forte al rispetto del contratto collettivo nazionale, al ripensamento della politica degli appalti e delle esternalizzazioni, alla trasparenza aziendale su sedi e prospettive di sviluppo.</p><p class="testo"><b>Carla Etzo</b></p><p class="testo"><br /></p><p class="testo">fonte http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/223606<b><br /></b></p></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-47783358568946629792011-04-24T13:28:00.000+02:002011-04-24T13:29:15.135+02:00Kakavijë, policia greke s’lejon gruan Çame të hyjë në Greqi<img src="http://www.balkanweb.com/foto/38526_3.jpg" style="margin: 3px 5px 5px 0px; border: 1px solid rgb(145, 160, 191);" alt="Kakavijë, policia greke s’lejon gruan Çame të hyjë në Greqi" title="Kakavijë, policia greke s’lejon gruan Çame të hyjë në Greqi" align="left" border="0" /><strong>GJIROKASTER-</strong>Sapo ka paraqitur dokumentat ku lexohej Vendlindja Cameri, policia greke në pikën kufitare të Kakavijës, në Gjirokastër e nuk ka lejuar Sulltane Bajramin 71 vjec të kapërcejë kufirin dhe të shkelë në tokën greke.<br />E nisur për në Greqi të vizitojë djalin e sëmurë, Sulltane Nevrusi ka hasur sot në rezistencën e policisë greke që nuk i ka njohur dokumentacionin.<br />E moshuara shprehet per TVNews24 se disponon Green Card Amerikane, por as kjo nuk i ka vlejtur të kapërcejë kufirin dhe të shkelë tokën greke pasi autoritetet greke kanë lexuar në pasaportën e saj, Vendlindja Cameri. “Ata u justifikuan duke më thënë se nuk disponoj dokumentat e duhura të udhëtimit, por unë kam Green Card Amerikane dhe me të udhëtoj kudo”.<br /><br />71 vjecarja shprehet më tej se policia greke përvec faktit që nuk respektoi dokumentat amerikane në debat me shqiptaren i kanë deklaruar madje se “Camëria është e Greqisë”.<br />Sulltane Bajramaj shprehet e indinjuar për këtë pengesë të sotme duke bërë apel shtetit shqiptar të mos lejojë këto padrejtësi që bëhen në kufi nga policia greke.<br /><br /><strong>(d.b/BalkanWeb)</strong>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-52361162538922326962011-04-17T23:12:00.005+02:002011-04-17T23:21:10.958+02:00Il generale Enrico Tellini ucciso nel confine greco albanese<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ8TVSSDjslSL-UtpPF5IY3-2jLFIZmhRBWmNrsw8H36kpCQnqQzHIO4GykWwtYZj5W5sHK25GdpKJbyoyWkZDgD3i0W45iH4ooPR9GN8BH8hZxCaK2vzDFgbZkSkH1jChNsu75LYWvRry/s1600/generale_Enrico_Tellini.png"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 195px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ8TVSSDjslSL-UtpPF5IY3-2jLFIZmhRBWmNrsw8H36kpCQnqQzHIO4GykWwtYZj5W5sHK25GdpKJbyoyWkZDgD3i0W45iH4ooPR9GN8BH8hZxCaK2vzDFgbZkSkH1jChNsu75LYWvRry/s400/generale_Enrico_Tellini.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5596664320696171170" border="0" /></a><span style="font-style: italic;">Il generale Enrico Tellini era un uomo del governo fascista ed era stato inviato in Grecia da Mussolini per traciare il confine tra la grecia e L'Albania. Furono uccisi in 5 nel territorio greco.</span><br /><br />Enrico Tellini fu incaricato dalla Conferenza degli Ambasciatori, che era un’espressione della Società delle Nazioni, di tracciare confini chiari tra Grecia e Albania. A Zepi, lungo la strada da Gianina e Kakavia sul confine tra Grecia e Albania il 27 agosto 1923 il generale Tellini e altri quattro della sua squadra furono assassinati dai greci come lo stesso il governo di Mussolini dicchiarava.<br />Mussolini, da poco al potere, approfittò dell’occasione, con un’azione “squadristica” e di violazione dell’ordinamento internazionale, fece cannoneggiare l’isola di Corfù e la occupò per un mese come ritorsione contro la Grecia, alla quale senza prove certe addossò la colpa dell’eccidio, avanzando con ultimatum la pretesa inaccettabile di 50 milioni di lire (allora un’enormità) come riparazione. Fu questa la prima “spropositata e folle” azione di guerra del regime fascista e il suo primo “mostrare i muscoli” sulla scena internazionale.<br /><br /><br />to con molte vittime civili suscitò un certo sdegno, non foss'altro che lo facevano gli italiani. Si riteneva sproporzionata non l’offesa più che cercata ma la reazione. L’Inghilterra che gestiva quel trono fu quella che si arrabbiò di più, un po’ meno la Francia che cercava l’appoggio italiano per tenersi la Ruhr, cuore minerario d’Europa in pagamento dei suoi danni di guerra. Agli Italiani credo che nessuno abbia mai pagato i danni, almeno nella misura subita. La conferenza degli ambasciatori, con la questione che stava diventando imbarazzante, avocò a se il problema poiché la commissione tecnica del Generale Tellini era sua emanazione, ovvero operava sotto la sua responsabilità. La marina dal canto suo faceva sapere di non essere in grado di sostenere uno scontro con quella inglese, qualora occorresse. La via d’uscita la si trovò facendo incassare dalla commissione (con scuse) il denaro greco e girandolo agli italiani, ma nella misura che avrebbe calcolato la Corte internazionale di giustizia dell’Aja. Mussolini accettò; ma se ne sarebbe andato dopo il pagamento, cosa che non venne considerata onorevole (non fidarsi di un membro terzo della lega) sia dagli Inglesi che dai Francesi. Il ritiro da Corfù viene attuato a fine settembre. La Grecia pagherà e l'indagine sugli assassini, delegata a una commissione alleata, non giungerà come ovvio ad alcuna conclusione. Le manovre di Mussolini di porsi come ago della bilancia nel variopinto mondo postbellico sono riuscite ed ancor più riusciranno in seguito, nonostante lo smacco di Corfù, come nel '38 a Monaco.<br /><br />questa storia prese il nome di <span style="font-weight: bold;">Eccidio di Giannina</span>Unknownnoreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-75124944470384761252011-04-10T16:39:00.001+02:002011-04-10T16:41:01.903+02:00Busti i Nënë Terezës, vendoset në Augsburg të Gjermanisë.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe00drnwyvv1s4RiHwtYIn_r627axgp-CgUQEPKOxgCOAg7nvn8MY4qfM3Q2x0TZ6-jYjOdHQO9aojGJ3Ry3cSjrHb7K9LOd3lrVXKgf1Hs4KOb3mP90tvA8A925BUgb5Yy5lFifsimbWK/s1600/madre+teresa.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 182px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe00drnwyvv1s4RiHwtYIn_r627axgp-CgUQEPKOxgCOAg7nvn8MY4qfM3Q2x0TZ6-jYjOdHQO9aojGJ3Ry3cSjrHb7K9LOd3lrVXKgf1Hs4KOb3mP90tvA8A925BUgb5Yy5lFifsimbWK/s400/madre+teresa.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5593964917604462146" border="0" /></a><br />Nëna Terezë përfaqëson jo vetëm simbolin botëror të humanizmit, por edhe shpirtin human të kombit shqiptar. Kështu është shprehur ministri i Kulturës, Rinisë dhe Sportit të Kosovës, Memli Krasniqi gjatë përurimit të shtatores se humanistes shqiptare Nëna Terezë, në Augsburg të Gjermanisë.<br /><br />Zbulimi i kësaj shtatore, është bërë në praninë e shumë qytetarëve, shqiptarë e gjermanë, kryetarit të këtij qyteti Peter Grab dhe ambasadorit të Republikës së Kosovës në Gjermani, Vilson Mirdita.<br /><br />Ministri Krasniqi në fjalën e tij po ashtu ka thënë se kjo shtatore i bën ndër të dy vendeve tona, Kosovës dhe Gjermanisë.<br /><br />“Shtatorja e nobelistes sonë nderon secilin shqiptar, por prezenca e saj këtu është një nder i madh edhe për Augsburgun dhe qytetarët e tij. Unë besoj se kjo shtatore është edhe një arsye më shumë për thellimin e marrëdhënieve të mira ndërmjet dy vendeve tona dhe në radhe të parë ndërmjet dy popujve tanë”, ka thënë Krasniqi.<br /><br />Iniciativa e ngritjes se kësaj shtatore ka qenë e familjes Seferi, që jeton në Augsburg dhe është mbështetur nga Ministria e Kulturës, Rinisë dhe Sportit të Republikës së Kosovës.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-74066775205947451932011-04-10T16:15:00.001+02:002011-04-10T16:17:29.081+02:00Në Ushtrinë Zvicerane sot shërbejnë mbi 2000 ushtarë që e flasin gjuhën shqipe.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCknWs4ETQurm_LYH4lj10rGkJ9wsVjQNWx6Spy9MT5cYqZXSmbkdQlrFr2uee4WHKWMlBj6-WSzQ5DBqF3edn-NwLbDmCQk95fahcCvDmDzPmCnPeBJlVIJ3BdA0qVKN3G8heO7RvqwTS/s1600/albanian_in_Svizzera.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 400px; height: 235px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCknWs4ETQurm_LYH4lj10rGkJ9wsVjQNWx6Spy9MT5cYqZXSmbkdQlrFr2uee4WHKWMlBj6-WSzQ5DBqF3edn-NwLbDmCQk95fahcCvDmDzPmCnPeBJlVIJ3BdA0qVKN3G8heO7RvqwTS/s400/albanian_in_Svizzera.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5593958787623529394" border="0" /></a><br />Krenarë që janë shqiptarë, krenarë që shërbejnë në uniformë të Zvicrës<br /><br />Nefail MALIQI<br /><br />EKSKLUZIVE: Gazeta „Bota sot“ në mesin e ushtarëve shqiptarë që shërbejnë në Zvicër<br /><br />Ekipi i gazetës “Bota sot” këtyre ditëve ishte i ftuar mysafir në njërën nga kazermat më të njohur në Zvicër, në atë të Burw -Porrentruy ku tubon qindra ushtarë. Kur e vizituam ishte ditë kur forcat ushtarake zvicerane treguan dhe dëshmuan kapacitetin dhe organizimin ushtarak. Ushtarët ishin të përgatitur mirë, ishin të veshur dhe të armatosur deri në dhëmbë.<br /><br />Ushtrinë e tyre para publikut, prindërve të ushtarëve dhe autoriteteve politike dhe ushtarake zvicerane ishin të llojllojshme duke defiluar me makineri të rëndë ushtarake nga armët më të thjeshta deri te tanket.<br /><br /><br /><br />Kolonel Tuscher: Ushtarët tanë me origjinë nga Kosova janë shembull i mirë për të tjerët<br /><br />Kolonel Mayer Tuscher për gazetën tonë „Bota sot” foli fjalë të mira për të rinjtë me origjinë shqiptare. „Të rinjtë shqiptarë me origjinë nga Kosova dhe të tjerë janë ushtarë të vyeshëm dhe ne jemi krenarë se në kazermat tona kemi ushtarë të tillë, të zellshëm, të disiplinuar dhe madje edhe shenjëtar të mirë që kur gjuajnë nuk e gabojnë pikën zero..<br /><br /><br /><br />Ngjashëm shprehet edhe komandanti i një grupi të ushtarëve me orgjinë shqiptare, oficeri Luder. Ai tha:„Me ushtarët me origjinë nga Kosova është kënaqësi të punosh dhe ata janë të shoqërueshëm dhe komunikues me gjithë shokët e komuniteteve të tjera.”<br /><br />Gjatë një pauze, duke drekuar bashkërisht me ushtarët zviceranë në tavolinë, dëgjonim se shqiptarët flisnin edhe shqip.<br /><br /><br /><br />Gjatë vizitës sonë në kazermën ushtarake të de Burw -Porontrey takuam përveç ushtarëve zviceranë edhe oficerë të lartë të Armatës Zvicerane të cilët na folën fjalë të mira për ushtarët shqiptarë me origjinë nga Kosova, nga Shqipëria, nga Maqedonia, nga Mali i Zi e nga Presheva. Madje në mesin e atyre ushtarëve që flitnin shqip kishte edhe oficerë të graduar. Nuk e patëm vështirë t’i gjenim ata.<br /><br /><br /><br />Madje disa i njohëm, sepse në duar lexonin gazetën në gjuhën shqipe „Bota sot“. Edhe pse nuk flitnin në shqip në turmën e qindra ushtarëve nuk ishin të paktë ata që në gjoks të uniformës u shkruante emri shqip, si : Flamur, Dardan, Albulen, Vardan, Flakrim, Besnik etj...Ushtarët që takuam dhe biseduam me ta ishin: Vardan Peku (Gjenevë) nga Ulçini, Flamur Thaçi (VD) nga Ferizaj, Adrian Shaqiri nga Prishtina, Besnik Jasharaj (VS) nga Istogu, Flakrim Nitaj (NE) nga Peja, Erlind Zeqiraj (Lausanne) nga Peja, Albulen Lokaj (Iverdon) Deçan , Blerim Demaj (FR) Istog, Qemal Rama (NE) Ferizaj, Sead Hasanaj (NE) Mitrovicë.<br /><br />Enver Peku (nga Ulqini), drejtor i firmës së njohur „Boss“ në Gjenevë, i cili kishte ardhur ta vizitonte djalin e tij Vardanin.<br /><br />Pos zviceranëve, në mesin e ushtarëve me origjinë shqiptare, kishte edhe emra të ushtarëve me origjinë nga vende të tjera, por qytetarë të Zvicrës dhe duke shikuar këta emra m’u kujtua një titull i medieve zvicerane ku shkruante: „Gjenerata „secondos“, keni vëmendje!“ Kështu kishte shkruar në një artikull edhe «Swissinfo», e cila paralajmëron se emrat shqiptarë dhe të tjerë tash e tutje do të jenë pjesë e përditshme e ushtrisë zvicerane.<br /><br /><br /><br />Do theksuar se që nga 14 marsi i fundit Ushtria Zvicerane ka mirëpritur 7.400 rekrutë të rinj. Oficerët zviceranë na deklaruan se në kazermat e tyre vërehet një prani e madhe e ushtarëve me origjinë shqiptare nga Kosova ose nga Maqedonia, si dhe vendet e tjera të Ballkanit. Madje sipas një shifre jozyrtare thuhet se në Ushtrinë Zvicerane sot shërbejnë mbi 2000 ushtarë që e flasin gjuhën shqipe.<br /><br /><br /><br />E lexojnë gazetën “Bota sot” edhe në uniformë ushtarake<br /><br />Në kazermën ushtarake Burw - Porontrey të rinjtë zbuluan aftësitë, sharmin e jetës ushtarake, me marshime të gjata, me pagjumësi dhe me ushtrime. Ne drekuam bashkërisht, festuam bashkërisht këtë ditë, shëtitëm dhe bëmë foto me ushtarët dhe me prindërit e tyre që kishin ardhur enkas për këtë ditë nga të gjitha kantonet e Zvicrës për të vizituar djemtë e tyre me uniforma ushtarake. Për prindërit e tyre ishte kënaqësi e madhe, gjë që nuk munguan edhe lotët e mallit, të gëzimit dhe të krenarisë se bijtë e tyre ishte rritur për të shërbyer në një vend mik - Zvicër.<br /><br /><br /><br /><br /><br />Në kazermën ushtarake Burw - Porontrey takua edhe Enver Pekun (nga Ulqini), drejtor i firmës së njohur „Boss“ në Gjenevë, i cili me të vëllanë Sylejman Pekun (dentist) kishte ardhur ta vizitonte djalin e tij Vardanin. “Është kënaqësi e madhe të shohësh djalin tënd me uniformë aq më tepër kur ai shërben në një ushtri moderne dhe profesionale të një vendi mik siç është Zvicra. Ne deri dje u kemi shërbyer armiqve tanë. T’i shërbesh sot Zvicrës është privilegj dhe nder që sidokudo do t’ia kthenim borxhin këtij vendi për çfarë ka bërë për Kosovën - për ne shqiptarët”, shprehet për gazetën tonë “Bota sot” z.Enver Peku. Ndërkaq, djali i tij, ushtari Vardan Peku, ndihet krenar se mban uniformën zvicerane. Ai lavdëron sjelljet e oficerëve të tyre me ushtarët. “Sjelljet e oficerëve dhe raportet e mira me ushtarët e tjerë neve na i lehtësojnë ditët në shërbimin ushtarak, sepse këtu sidokudo është ushtri dhe nuk kemi ardhur te dajat, aq me tepër kur dihet se Zvicra ka një ushtri të përsosur, moderne dhe kërkon punë e angazhim për ruajtjen e këtij imazhi”, thotë Vardan Peku. Ngjashëm shprehet edhe ushtari tjetër Adrian Shqiri nga Prishtina, pastaj Besnik Jasharaj (VS) nga Istogu. Prindërit Besnikut, Xhafer e Misherefe Jasharaj nga Istogu, të cilët me vite të tëra gjenden në Zvicër nuk fshihnin krenarinë se djali i tyre po i shërbente Zvicrës. „Ja si po sillet kjo botë, kujt nuk ia ka marrë mendja se djemtë tanë një ditë do t’i shërbejnë Zvicrës, këtij vendi të cilit nuk e besoj se mund t’i dalim borxhit çfarë ka bërë për vendin tonë, për Kosovën dhe për shqiptarët në përgjithësi“, thotë për gazetën tonë babai i Besnikut, Xhaferi. Do shtuar se shumë prindër, ushtarëve, bijve të tyre, nga shtëpia iu kishin sjellë specialitet, sidomos gurabija dhe flija ku “desh u bënë copa” pas tyre. Por, sipas ushtarëve shqiptarë, kohën e lirë e kalojnë duke lexuar gazetën "Bota sot" e cila pak a shumë ua heq mërzinë dhe ua shkurton ditët në shërbimin ushtarak.<br /><br />“Përbërja e forcave ushtarake me 60 mijë ushtarë nuk do të jetë e mundur t’i përmbushë nevojat e kërkuara ushtarake për vendin, ndërsa për 80 mijë kostoja është shumë më e lartë”, deklaron ministri zviceran i Mbrojtjes Ueli Mauer. Ai kishte propozuar edhe versionet e tjera, që Ushtria Zvicerane të ketë 80 mijë ushtarë, që do kishte një kosto 4.9 miliardë në vit. Shpenzimet vjetore do të zvogëlohen për 1 miliard franga, për të rënë në 4.4 miliardë franga. Deri në vitin 2020 planifikohet të shkurtohen 2500 vende të punës në kuadrin e forcave të armatosura të Zvicrës. Duke u bazuar në raportin e Forcave të Armatosura të prezantuar nga Qeveria Federale, Armata e Zvicrës do të zvogëlohet për 80 mijë trupa. Do të hiqet dorë nga disa kazerma dhe nga blerja e aeroplanëve luftarakë. Siç dihet Qeveria Zvicerane këtyre ditëve i ka vazhduar afatin e qëndrimit misionit të ushtarëve zviceranë (Swisscoy) në Kosovë deri në vitin 2014. Sipas Ministrisë së Mbrojtjes në Bernë, në Kosovë aktualisht Zvicra ka 220 ushtarë, por gjatë vitit të ardhshëm synohet që ky numër të shtohet edhe për 80 ushtarë rezervë.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-82331744497755104262011-03-01T21:08:00.001+01:002011-03-01T21:11:33.158+01:00Roberto Saviano ospite in Albania<img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 244px; height: 162px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9GJk0wfkl5nBHEsnzbCpg4Jpnp_ngMKz7J00DxUxq3btNNnBYlwVc5XgJL1MP_zJDK9coQqEBibrkFwZsZbZh3nDyEZJ-EHKwC2tpSKRBnAa8I-DS-X7X2DHp1DxsKfcyG0ICEQYUkI4/s400/saviano.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5579197014738089570" border="0" /><br />Roberto Saviano è stato ospite nella tv albanese al programma "Shqip" su Top Channel, la prima tv privata albanese.<br /><br />Saviano , l'autore di Gomorra , ha parlato di giovani , di Mafia e di politica .<br /><br />Saviano è conosciuto in Albania per i suoi articoli e soprattutto per i suoi capolavori.<br /><br />Roberto Saviano ha parlato anche del male che le mafie comportano , in qualunque stato e democrazie esse siano.<br /><br /><br /><iframe title="YouTube video player" src="http://www.youtube.com/embed/FU3kghkp8PQ" allowfullscreen="" frameborder="0" height="390" width="480"></iframe><br /><br /><span style="font-size:85%;"><span style="color: rgb(0, 0, 153);">fonte http://turismoinalbania.blogspot.com/2011/03/roberto-saviano-in-albania.html</span></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-87916827685361167552011-02-20T19:57:00.001+01:002011-02-20T19:59:28.567+01:00Robert De Niro dice di aver origini italo albanesi ma la Canalis non capisce<img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 249px; height: 191px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9k2Jk6vFfCiZ28_BUYE0B6TayMC2N7As8HsKlETZ7jtXR9Bzbs46nxU_frTcypfs1ceTRra2TLsBEVRy1oLpVXkTNNHC1aqZeVHvyEpoVbumEE3ecbE99wrcX0VG67cwAa_CEi74POYo/s400/De-niro_sanremo2011.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5575813221461073442" border="0" /><br /><span style="font-weight: bold;">Le origini albanesi di Robert De Niro censurate dalla Rai a Sanremo</span><br />Robert De Niro è stato ospite dell'ultima puntata del Festival di Sanremo ed è stato intervistato in inglese da Elisabetta Canalis , la quale ha censurato assieme alla Rai le origini italo albanesi di Robert De Niro.<br /><br />De Niro dice " io ho origini italo albanesi" , invece Elisabetta Canalis riferisce tutt'altro.<br /><br />Questa si chiama Dittatura Rai<br /><br />guardate il video al 13 sec.<br /><iframe title="YouTube video player" src="http://www.youtube.com/embed/xx-9KUyH3q8?rel=0" allowfullscreen="" frameborder="0" height="390" width="480"></iframe>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1251142510320577351.post-66497102593853902922011-02-18T00:48:00.001+01:002011-02-18T00:52:09.923+01:00Vittorio Sgarbi querela Nichi Vendola<span style="font-weight: bold;">Ruby: Sgarbi querela Vendola</span><br /><br />Vittorio Sgarbi ha deciso di querelare Nichi Vendola per le dichiarazioni rilasciate dal governatore della Puglia nel corso della puntata di Otto e mezzo del 20 gennaio scorso. In quell'occasione Vendola, commentando un intervento dell'ex parlamentare sul caso Ruby, disse che "Sgarbi ha costruito il proprio personaggio sulla logorrea e sull'isteria". Secondo il critico d'arte le frasi sono lesive della sua reputazione. "Non ho un interesse specifico a querelare Vendola - spiega -, ma siccome lui ha querelato me per un'altra vicenda, questa azione legale può servire in qualche modo a bilanciare l'eventuale passivo economico".<br /><br />Giovedì 17 febbraio 2011 18.37<br /><br />fonte : <a href="http://www.unionesarda.it/Articoli/News/213898" target="_blank">www.unionesarda.it</a>Unknownnoreply@blogger.com0