Le leggi di Romano Prodi buttarono in mare 108 albanesi nel 1997. - Il ruolo negativo di Prodi nel 1996-1998 in Albania e Kosovo.

Una grande tragedia accadde 15 anni fà nel canale d'Otrando , oggi non ci sono ancora colpevoli ,morirono 108 albanesi e il primo ministro di allora era il premier Romano Prodi.

L'influenza negativa in Albania e Kosovo di Romano Prodi .


Ecco cosa accadde il 28 marzo 1997 nel canale d'Otranto ,un estratto da
http://www.comunismoecomunita.org/wp-content/uploads/2010/03/28_marzo_1997.pdf 

"Un naviglio stracarico di albanesi che cercava di raggiungere le coste pugliesi, la Kater I Rades sarà speronata e affondata da una nave  della Marina militare italiana, la  Sibilla, in ossequio ad una norma voluta dall’allora governo di centro-sinistra (Prodi) che stabiliva il blocco militare
dell’Adriatico.
Alle tre del pomeriggio del 28 marzo 1997 salpano dal porto albanese di Valona più
di 140 persone (intere famiglie,  molte le donne, tantissimi i bambini). La Kater I Rades è una piccola  motovedetta militare prevista per trasportare solo nove marinai. Come detto, l’Italia schierava diverse navi nel Canale d’Otranto, con il compito di bloccare le “carrette albanesi”. La Kater ha doppiato da poco il capo dell’isola Karaburun,  quando è intercettata dalla fregata italiana Zeffiro che le intima di invertire la rotta. Verso le 17.30, la Kater, è presa “in consegna” da un’altra grande nave italiana, la  Sibilla, che comincia ad avvicinarsi pericolosamente alla motovedetta albanese.  Alle 18.45 la prua della  Sibilla  colpisce la  Kater, solo pochi riusciranno a salvarsi nuotando, fino  a raggiungere la  Sibilla, nelle acque gelide, gli altri affonderanno negli abissi del Canale d’Otranto. Almeno 108 persone mancano all’appello!  "

Poi 16 giorni dopo il primo ministro italiano Romano Prodi si reca a Valona , una città fuori controllo ed in mano alle bande armate , era il 14 aprile 1997 e Prodi va li ad incontrare il criminale numero 1 di valona in quel periodo.  Molti giornali quel giorno scrivevano come mai un primo ministro di un grande paese non avesse paura ad incontrare un criminale che in seguito sarà condannato a 101 anni di carcere.
Prodi stupì tutto il mondo andando ad abbracciare il criminale albanese , il numero uno in quel tempo.
Eccone un estratto di quella visita del primo ministro italiano Romano prodi in Albania .

da http://etleboro.blogspot.it/2007/08/i-falsari-del-crimine.html


"Uno dei più grandi paradossi di quegli anni fu la visita di Romano Prodi a Valona nel 1997. Una foto lo ritrae accanto ad un criminale che in Albania sta scontando 101 anni di carcere: dinanzi a questa immagine ci chiediamo come è stato possibile che la sicurezza italiana abbia permesso che un personaggio come Zani Çaushi sia riuscito ad avvicinare l'allora Primo Ministro Romano Prodi. Se le guardie del corpo e lo stesso esercito italiano che era stato inviato in Albania per accompagnare il Primo Ministro, hanno permesso che un criminale si avvicinasse con un fucile in mano a distanza di un metro, allora probabilmente erano sicuri che non costituiva certo un pericolo, e che forse era lì presente in veste di attore. Non dimentichiamo inoltre che Zani Çaushi è la prova più lampante della connivenza tra lo Stato albanese e la mafia, essendo il bandito che capeggiò la rivolta di Valona."



Mentre Prodi incontra il criminale albanese , a 150 km più a Nord , Miloseviç inizia il suo genocidio verso il popolo kosovaro .
Romano Prodi dunque si è reso negativo per il popolo albanese , affondando con la legge approvata da lui , 108 albanesi.
Nello stesso anno scoppia il caso Telekom Serbia  che vede protagonisti 2 politici di spicco del centro sinistra italiana , Romano Prodi e Piero Fassino che secondo gli atti furono accusati di aver comprato una società telefonica statale serba proprio nel momento in qui Milosevic aveva bisogno di soldi per i suoi armamenti.


Da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Telekom_Serbia

"Durante il governo Prodi I nel 1997, Telecom Italia (all'epoca controllata per il 61% dal Ministero del Tesoro) acquistò il 29% di Telekom Serbia, l'operatore nazionale serbo di telefonia fissa ma anche editore della Televisione pubblica, ad un prezzo pattuito di circa 893 milioni di marchi (pari a 878 miliardi di lire e ad oltre 453 milioni di euro).
Il 16 febbraio 2001, il quotidiano la Repubblica titolò in prima pagina: «Le tangenti di Milosevic-Telecom in Serbia: il protocollo segreto tra Roma e Belgrado». Scoppiarono violente polemiche, anche perché erano vicine le elezioni politiche. Sebbene l'accordo fosse avvenuto all'interno di un piano di espansione che aveva portato Telecom ad acquisizioni in diverse nazioni, in seguito all'elezione di una nuova maggioranza di governo la vicenda e il suo relativo sviluppo suscitarono l'interesse del Parlamento. La coalizione guidata da Silvio Berlusconi decise di istituire una Commissione d'inchiesta dedicata al caso[1]. Il centrosinistra rinnegò sempre la liceità della commissione, definendola uno strumento di propaganda, fino ad abbandonarne i lavori[2]"

Altri articoli per il caso Telekom Serbia 


Invece qui in questo video vediamo il leader di Forza Italia di allora .'onorevole Silvio Berlusconi , che era all'opposizione , si reco ad Otranto per esprimere solidarietà  ai migranti albanesi sopravvissuti e per un cordoglio alle 108 vittime  
Video